Il vino è economia, un settore che vale 14 miliardi di euro alla produzione e 7,8 miliardi di export 2023, prima voce della bilancia commerciale agroalimentare italiana, che, in chiusura della “trimestrale di cassa”, guarda, per il futuro, alla creazione di una filiera del valore che, a qualità pari o superiore, nelle diverse fasce di prezzo e non solo nei fine wines, permetta di superare il gap con i competitor; è occupazione, con 530.000 aziende e 870.000 lavoratori solo in Italia; è enoturismo, muovendo 14 milioni di turisti per un fatturato di 2,5 miliardi, dagli itinerari slow ai viaggi di lusso sull’Orient Express, il treno-mito (del gruppo francese Accor) che, a fine 2024, porterà nei territori del vino italiano e, nell’attesa, si “fermerà” a Vinitaly; è bellezza, come lo hanno rappresentato anche la lirica o Cinecittà, facendone un simbolo del made in Italy, al quale è dedicata la prima Giornata Nazionale del Made in Italy che sarà celebrata anche a Verona (15 aprile); è il “medium” dei territori, per il legame che ha con la storia, le comunità, la cultura e la natura, che va ben oltre le “sole” caratteristiche organolettiche nel calice (tanto che l’Italia è la prima al mondo ad inserire il paesaggio tra i criteri di valutazione e descrizione di un vino); è futuro, perché sperimenta sempre nuove frontiere, come l’Ai, l’intelligenza artificiale, dal vigneto al marketing. E, soprattutto, il vino, e il suo consumo, fanno parte della nostra cultura, come testimonieranno le opere d’arte eccezionalmente esposte ancora una volta in fiera, come nel 2023, delle quali 34 dal Muvit-Museo del Vino della Fondazione Lungarotti a Torgiano, ma non solo. Dopo aver ribadito tutto questo all’Europa, a Bruxelles al Parlamento Ue, Vinitaly 2024 by Veronafiere è pronto a raccontare al mondo il “valore” che il settore ha per l’Italia, nell’edizione n. 56 a Verona (14-17 aprile), che, come sempre, WineNews seguirà “day by day” (ancora una volta, dall’unica regione “al plurale” d’Italia: le Marche). A partire da “OperaWine”, il prologo con la degustazione di 131 produttori italiani selezionati da “Wine Spectator” (13 aprile, Gallerie Mercatali), e con “incursioni” a “Vinitaly and the City”, il fuorisalone dedicato ai wine lovers in città.
Un valore riconosciuto al settore dal Governo italiano, con la Premier Giorgia Meloni attesa al taglio del nastro, e con la presenza dei Ministri dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, della Cultura Gennario Sangiuliano, del Turismo Daniela Santanchè e delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini (ad ora, dopo il record di politici a Vinitaly 2023, e con il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a fare come sempre gli “onori di casa”, ndr). Dal recepimento della direttiva Ue su vini no e low alcol (il cui mercato, solo in Europa, secondo le previsioni, passerà da 9,4 miliardi di dollari nel 2023 a 16,8 nel 2032) e dell’obbligo delle etichette nutrizionali, a livello nazionale, alle tante questioni aperte per il vino italiano in Europa (dove il settore vale 130 miliardi di Pil, grazie ad un fatturato di 45 miliardi, al quale il vino italiano contribuisce per un terzo), a partire dalla stretta sulla pubblicità degli alcolici proposta dal Belgio sull’onda del crescente salutismo (dopo, e peggio, degli health warnings in etichetta dell’Irlanda, e mentre il Canada ha modificato le linee guida alimentari, limitando il consumo di alcol a due bicchieri a settimana, e gli Usa stanno valutando modifiche simili, con la revisione delle linee guida prevista per il 2025), dalla revisione della Pac, dalla promozione sotto vari aspetti e dall’applicazione della riforma delle Dop e Igp, e che si assommano a conflitti in corso, mercati e consumi in difficoltà e cambiamento climatico, sono solo alcuni dei temi di cui si parlerà a Vinitaly (con 4.000 cantine confermate da tutte le ragioni italiane, e da oltre 30 nazioni, dalla Francia al Sudafrica, dalla Georgia all’Armenia, fino in Cina).
Se ne parlerà, soprattutto, con i rappresentanti dei Governi di 30 Paesi del vino più importanti al mondo del “Wine Ministerial Meeting”, prima Conferenza Internazionale Interministeriale del Vino, promossa dal Ministero dell’Agricoltura e dall’Oiv-Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, che, dalla Franciacorta, li porterà a “Opera Wine” e Vinitaly (12-17 aprile). E proprio per ribadire come il consumo di vino è per l’Italia, e per il mondo, cultura, il Muvit-Museo del Vino della Fondazione Lungarotti di Torgiano, che compie 50 anni nel 2024, pionieristicamente fondato nel 1974 da Giorgio e Maria Grazia Lungarotti, esporrà a Vinitaly (ma non è la prima volta, ndr) con il Ministero, 34 opere - delle oltre 3.000 che raccontano 5.000 anni di storia e ne fanno “il migliore museo del vino in Italia” per “New York Times” (come abbiamo raccontato su WineNews), dando a tutti la possibilità di conoscere una collezione di testimonianze che vanno dal III millennio a.C. a Picasso, Jean Cocteau, Renato Guttuso e Gio Ponti.
Ad ammirarle, ed a rappresentare il mondo, a Vinitaly, ci saranno anche i 1.200 top-buyer da 65 Paesi, un record (grazie ad un investimento diretto di Ice-Agenzia e Veronafiere di 3 milioni di euro, a +20% sul 2023 e a +70% sul 2022), che valgono il 95% dell’export del vino italiano, ed a cui si aggiungeranno 30.000 operatori stranieri da oltre 140 Nazioni. Il contingente più corposo sarà quello Usa, mercato più importante per il vino italiano, seguiti da tre piazze strategiche extra-Ue come Canada, Cina e Regno Unito. A livello di macro-regioni, la platea più numerosa arriverà da Nord America ed Europa, seguita da Asia e Oceania, Europa dell’Est, Centro-Sud America e Africa. Ma ci saranno anche le principali riviste di settore internazionali, da “Wine Spectator” a “Wine Enthusiast”, da “Decanter” a “Vinum”, da “Meininger” a “Revjia Vino”, da “Gilbert & Gaillard” a “Iwsc” e “Falstaff”.
Una conferma della grande voglia d’Italia che c’è nel mondo - dove, guardando a fine 2024, il “fatturato” del vino dovrebbe toccare 353,4 miliardi di dollari al consumo, trainato dai vini fermi, nonostante l’exploit delle bollicine - grazie anche al vino italiano.
Focus - Dal vino alla lirica, Usa loves Italy: ecco “OperaWine” 2024 by “Wine Spectator” (13 aprile)
Usa loves Italy, è un mantra per il vino italiano, perché gli Stati Uniti si confermano il mercato n. 1, con 1,76 miliardi di euro di export 2023, nonostante un calo del -5,3% sul 2022. E qui sta il ma, perché dopo decenni di crescita, i consumi di vino frenano anche negli States, e, secondo le previsioni, da qui al 2027 diminuiranno del -2% all’anno in volume, a valori stabili. Per questo continuare a presidiare i mercati, è l’altro mantra dei produttori italiani e nel 2024, tra le occasioni per farlo, ci sarà anche Vinitaly Usa (Chicago, 20-21 ottobre), la più grande fiera di sempre del vino italiano in America by Veronafiere e Ice (in risposta all’esigenza del sistema fieristico italiano di essere più presente all’estero con eventi proprietari nei mercati-target, ma anche in Italia, e per la quale, nel nuovo piano strategico One 2024-2026 di Veronafiere sono previsti investimenti per 30 milioni di euro).
Intanto, il prologo di Vinitaly 2024, sarà, ancora una volta, “OperaWine” (sabato 13 aprile, ore 13, Gallerie Mercatali), unico evento organizzato all’estero dall’influente rivista americana “Wine Spectator” con 131 produttori italiani selezionati, con le loro iconiche etichette, che, all’edizione n. 13, testimonia la grande passione a stelle e strisce per il vino italiano, e che sarà dedicato al riconoscimento della lirica italiana a Patrimonio Unesco, ambasciatrice dell’Italia nel mondo come il vino, e che trova casa a Verona grazie all’Arena Opera Festival. Tra le cantine protagoniste, la degustazione, riservata ad una selezione di giornalisti, sommelier e professionisti del vino internazionali (su invito), 25 sono “all timer”, presenti dalla prima edizione 2012 (Allegrini, Antinori, Bruno Giacosa, Ca’ del Bosco, Castello di Ama, Castello di Volpaia, Famiglia Cotarella, Ferrari, Feudi di San Gregorio, Fontodi, Livio Felluga, Lungarotti, Masi, Masciarelli, Nino Negri, Ornellaia, Paolo Scavino, Pieropan, Planeta, San Felice, Tasca d’Almerita, Tenuta San Guido, Tormaresca, Umani Ronchi e Zenato) e 3 gli esordi assoluti (La Valentina, Tenuta di Argiano e Isole e Olena). Tra le regioni, la più rappresentata è la Toscana con 34 aziende, seguita da Piemonte (19) e Veneto (18).
Focus - Vinitaly 2024, il “day by day” di WineNews (work in progress …)
Vino & attualità: i convegni
Nel “day by day” di WineNews a Vinitaly 2024 (work in progress), domenica 14 aprile, a dare il via sarà, ovviamente, l’“Opening Ceremony” (ore 11, Auditorium Verdi, Centro Congressi Palaexpo), con Lorenzo Fontana, presidente Camera dei Deputati, Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri, Francesco Lollobrigida, Ministro dell'Agricoltura, Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, e Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura. Verranno anche assegnati i riconoscimenti “Premio Vinitaly 100 anni”, “Premio Vinitaly International Italia”, Premio Vinitaly International Estero” e il “Vinitaly Wine Critics Award”. A seguire, tra i temi di maggiore attualità, nei convegni, si parlerà di “Verso il nuovo regolamento sulle Indicazioni Geografiche dell’Unione Europea per vino e bevande spiritose” (ore 13, Sala Salieri, Centro Congressi Palaexpo) con l’Ugivi-Unione Giuristi della Vite e del Vino.
In occasione della Giornata Nazionale del Made in Italy, che sarà celebrata il 15 aprile, l’Osservatorio Uiv-Vinitaly-Prometeia presenterà l’indagine “Se tu togli il vino all’Italia - un tuffo nel bicchiere mezzo vuoto” (ore 14:30, Palaexpo, Ministero delle Politiche Agricole), sull’impatto in termini socio-economici, culturali, turistici e d’immagine di una eventuale scomparsa del vino dall’Italia, con un focus su tre territori-simbolo dell’economia rurale a trazione enologica: Barolo, Montalcino ed Etna. Ad intervenire saranno il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, i vertici di Veronafiere, Giuseppe Schirone, principal Prometeia, Carlo Flamini, responsabile Osservatorio Uiv-Vinitaly, Matteo Ascheri, presidente Consorzio Barolo, Francesco Cambria, presidente Consorzio Etna, Fabrizio Bindocci, presidente Consorzio Brunello, Micaela Pallini, presidente Federvini, e Lamberto Frescobaldi, presidente Uiv-Unione Italiana Vini. Vinitaly, con il vicepremier Antonio Tajani, presenterà il nuovo progetto fieristico internazionale Vinitaly Usa (ore 15:30, Vinitaly Usa, galleria tra i padiglioni 6-7), che debutterà a Chicago il 20 e il 21 ottobre 2024, per offrire ai produttori vitivinicoli italiani un canale di incontro diretto con i buyer del Midwest degli Stati Uniti, organizzato da Fiere Italiane con partner Vinitaly, l'Italian American Chamber of Commerce Chicago-Midwest e Ice-Agenzia.
È sempre di attualità, invece, l’enoturismo, nella tavola rotonda organizzata da Airbnb - piattaforma globale con 4 milioni di host in oltre 220 Paesi, che hanno ospitato più di 1,5 miliardi di viaggiatori - “I luoghi del Vino - Eccellenza made in Italy e strategie per il turismo diffuso” (ore 16, Sala Respighi, Centro Congressi Palaexpo), con i Ministri del Turismo Daniela Santanchè (in attesa di conferma) e Agricoltura Francesco Lollobrigida, , Luca De Carlo, presidente Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato, Raffaele Nevi, capogruppo Forza Italia e segretario Commissione Agricoltura della Camera, Valentina Reino, Head of Public Policy for Southern Europe di Airbnb, e Roberta Gabrielli, Head of Marketing and Business Processes di Nomisma.
Lunedì 15 aprile, anche a Vinitaly 2024 sarà celebrata la prima Giornata Nazionale del Made in Italy voluta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con la viticoltura storica ed eroica in “Paesaggio valore aggiunto non riproducibile dalla concorrenza” (ore 11, Ministero delle Politiche Agricole), un confronto su opportunità e sfide della produzione più tradizionale e difficoltosa, svolta spesso in condizioni estreme, contribuendo a paesaggi che rendono unica l’Italia nel mondo, con la presenza prevista del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, e con Mauro Agnoletti, titolare Cattedra Unesco all’Università di Firenze, e Sandro Camilli, presidente Ais-Associazione Italiana Sommelier, che ha recentemente avviato il processo per introdurre il paesaggio tra i criteri di valutazione del vino.ma anche un omaggio di Confcooperative alle cantine cooperative ultracentenarie, grazie ad una mostra di vini ed un video di immagini storiche (ore 12:30, padiglione 1, d7). La riforma della rappresentanza nei Consorzi di Tutela, affinché anche i piccoli produttori possano avere voce, sarà tra le battaglie che la Fivi-Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, guidata da Lorenzo Cesconi, porterà a Vinitaly. L’Accademia Italiana della Vite e del Vino dedicherà un meeting a “La legalità alimentare: Le garanzie scientifiche e giuridiche nel percorso del vino” (ore 9:30, Sala Rossini, Centro Congressi Arena, Galleria 6/7), con gli interventi, tra gli altri, di Federico Bricolo, presidente Veronafiere, Andrea Rispoli, Comandante Cufa Carabinieri Forestali Roma, Giorgio Palù, presidente emerito Aifa-Agenzia Italiana del Farmaco, Biagio Morana, direttore Icqrf Nord Est, Domenico Bosco, responsabile nazionale Ufficio vitivinicolo Coldiretti, Stefano Sequino, direttore Consorzio Pinot Grigio delle Venezie, Amedeo De Franceschi, Colonnello del Comando per la Tutela Agroalimentare, Roberto Larcher della Fondazione Edmund Mach, l’imprenditore Oscar Farinetti, il produttore Albino Armani, e il Magistrato Stefano Amore, assistente di studio del Vice Presidente della Corte Costituzionale. Analisi anche delle “Nuove sfide per il mondo vitivinicolo: Riflettori puntati sulla gestione del rischio” (ore 9:30, Sala Salieri, Centro Congressi Palaexpo) con il Codive-Consorzio Difesa Verona e gli interventi, tra gli altri, del professor Davide Gaeta dell’Università di Verona, Albano Agabiti, presidente Asnacodi Italia, Aldo Lorenzoni e Luigino Bertolazzi, fondatori di G.r.a.s.p.o.
Spazio, poi, alla tavola rotonda di Federvini “I valori del Vino: l’impatto socioeconomico della filiera italiana alla prova dei mercati e dei nuovi trend di consumo” (ore 10:30, Sala Mozart, Centro Congressi Palaexpo), con focus su Stati Uniti, Regno Unito e Germania e con un’analisi dei consumi fuori casa in Italia, e gli interventi di Micaela Pallini, presidente Federvini, Ettore Nicoletto, vicepresidente Gruppo Vini Federvini, Denis Pantini, responsabile agroalimentare Wine Monitor Nomisma, Emanuele Di Faustino, responsabile industria, retail e servizi Nomisma, Bruna Boroni, Director Industry Away From Home Tradelab, Claudio Povero, Market Analyst, Italian Trade Agency, Stevie Kim, Managing Director Vinitaly, e Alessandra Pastorelli, Capo Ufficio Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri. In contemporanea, ci sarà “Cantine e retail: uno sforzo condiviso per tornare a crescere” (ore 10:30, Sala Puccini, Centro Congressi Arena, Galleria 6/7), la tavola rotonda n. 20 sul mercato del vino nella gdo, organizzata da Veronafiere, con la presentazione della ricerca “Circana per Vinitaly” con i dati sul mercato del vino e degli spumanti in supermercati e discount nel 2023 e nel primo trimestre 2024, e gli interventi di Virgilio Romano, Business Insight Director Circana, Marco Fanini, consulente Veronafiere per Vino & Gdo, Mirko Baggio per Federvini, responsabile Vendite gdo Villa Sandi, Francesca Benini di Uiv-Unione Italiana Vini, Sales & Marketing Director Cantine Riunite & Civ, Simone Pambianco, National Category Manager Conad, Francesco Scarcelli Head of Beverage & Frozen Foods Coop Italia, Lorenzo Cafissi, responsabile Beverage Alcolico Careffour, e Marco Usai, Wine Specialist Md. In “Misure attive e passive di gestione del rischio nella filiera uva da vino” (ore 12, Sala Conferenze Palaexpo Ministero delle Politiche Agricole) Ismea, Ministero delle Politiche Agricole, Agea e gli Organismi di difesa approfondiranno alcuni aspetti gestionali e operativi sugli interventi di risk management del Psp 2023-2027, con gli interventi, tra gli altri, di Giuseppe Blasi, Capo Dipartimento Pac e sviluppo rurale del Ministero, e Maria Chiara Zaganelli, dg Ismea.
In “2024: cento anni dalle conferenze di Koberwitz: quali verità per la viticoltura biodinamica?” (ore 13, Organic Hall), Demeter Italia racconterà, quindi, la viticoltura biodinamica a 360 gradi a 100 anni dalla sua nascita. Con la Fipe-Federazione Italiana Pubblici Esercizi si parlerà di “Assortimento della wine list e sostenibilità economica della cantina” (ore 15, Sala Puccini, Centro Congressi Arena, Galleria 6/7), con, tra gli altri, Lamberto Frescobaldi presidente Uiv-Unione Italiana Vini, alla guida del Gruppo Frescobaldi, Alberto Santini, sommelier del ristorante tristellato Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio, Oscar Lorandi, presidente Cantina Girlan, Giovanni di Tomaso, Hotel and Restaurant Consultant, Luca Nicolis, alla guida dell’Antica Bottega del Vino di Verona, e Alessandro Rossi, National Category Manger Wine Partesa. Coldiretti firmerà, invece, un accordo per un progetto pilota con Airbnb (ore 16, Casa Coldiretti) per potenziare l’offerta turistica nei vigneti nazionali, con il presidente Ettore Prandini, la presidente di Terranostra Dominga Cotarella, Luca De Carlo e Giorgio Maria Bergesio, rispettivamente presidente e vicepresidente Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato, e Raffaele Nevi, segretario in Commissione Agricoltura della Camera.
Martedì 16 aprile si parlerà di “La crescente minaccia del neo-proibizionismo e cosa la wine industry può fare a riguardo” (ore 10, Sala Mainstage, wine2digital, Palaexpo) in un Seminario Vinitaly-Veronafiere e wine2wine Business Forum, con la giornalista Felicity Carter, Amy Gross di Women for Wine Sense (associazione statunitense di difesa del vino che ha una storia di lotta contro le forze anti-alcol), Susan Kostrzewa, Founder di Resplendent Ink Content Consulting, e Gino Colangelo Presidente di Colangelo & Partners, che ha promosso la ricerca Wine Opinions, in cui si analizzeranno le motivazioni dietro il movimento neo-proibizionista, dal Belgio al Canada, dall’Irlanda agli Usa, e gli atteggiamenti della Gen Z e dei Millennials nei confronti del vino, dell’alcol e della salute. A vino & finanza sarà dedicato “Quali competenze per lo sviluppo del settore vitivinicolo italiano? Analisi del fabbisogno e opportunità di finanziamento” (ore 10:30, Sala Respighi, Centro Congressi Palaexpo), un seminario organizzato sulla base di uno studio Nomisma Wine Monitor dal Foragri. Ma si parlerà anche dell’“Obbligo di etichetta nutrizionale” (ore 10:30, Sala Vivaldi, Centro Congressi Palaexpo), con la soluzione di Wineability che adempie alla nuova normativa e apre ai vantaggi della tracciabilità. E di vino & giovani ne “Il consumo di vino per generazioni - Analogie e differenze nei modelli di consumo per età” con la presentazione dell’Osservatorio Enpaia-Censis del mondo agricolo. Con Ismea si parlerà di enoturismo nel convegno “In viaggio tra vigne e cantine: numeri, profili e tendenze dell’enoturista italiano” (ore 12, Sala Talk Show Palaexpo Ministero delle Politiche Agricole) in cui verranno presentati i nuovi dati del settore, con gli interventi, tra gli altri, Roberta Garibaldi, presidente Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, Martina Centa di Uiv-Unione Italiana Vini, la produttrice Donatella Cinelli Colombini, Nicola D’Auria, presidente Movimento Turismo del Vino, il produttore Walter Massa, presidente Federazione Strade del Vino e dei Sapori del Piemonte, Marco Montanaro, dg Federvini, Angelo Radica, presidente Città del Vino, e Fabio Del Bravo, responsabile Direzione Filiere e analisi dei mercati Ismea.
Ismea presenterà anche i risultati di un’indagine su “L’innovazione come motore della competitività e della sostenibilità della filiera vitivinicola: l’approccio delle cooperative” (ore 14.30, Sala Conferenze Palaexpo Ministero delle Politiche Agricole), con gli interventi, tra gli altri, del professor Eugenio Pomarici dell’Università di Padova, Luca Rigotti, coordinatore vino Confcooperative e presidente Gruppo Mezzacorona, Marco Nannetti, responsabile Affari generali Gruppo Terre Cevico, Silvano Nicolato, presidente Cantine Vitevis, e Andrea Di Fabio, dg Cantina Tollo. Si tornerà a parlare anche di “Ai applicata al settore agronomico e vitivinicolo” (ore 15, Sala Puccini, Centro Congressi Arena, Galleria 6/7), con l’Apra Var Group, e, tra gli altri, il professor Attilio Scienza, Davide Dias, direttore tecnico Citra Vini, Guido Allione, direttore Cantine Vitevis, ed Emanuele Ardigò, Supply chain manager Gruppo Cantina Produttori di Valdobbiadene - Val d’Oca. E, soprattutto, guardando al futuro, di mercati nella tavola rotonda di Intesa Sanpaolo “Filiere di internazionalizzazione. Le imprese agroalimentari italiane tra vecchi e nuovi mercati” (ore 15, Sala Salieri, Centro Congressi Palaexpo).
Il più grande walk around tasting del vino italiano: le degustazioni
Domenica 14 aprile si inizierà con la degustazione “Alla scoperta del Sudafrica: un raro viaggio enologico sotto i riflettori di Vinitaly” (ore 10, Sala Mainstage, wine2digital, Palaexpo) con il Master of Wine Richard Kershaw, in un giro del mondo nel calice che proseguirà con “L’impatto del Tempo: l’ingrediente segreto dello Chef de Caves” (ore 10:30, Sala Tulipano, Palaexpo) con la Chef de Caves dello Champagne Perrier-Jouët Séverine Frerson e Marchesi Antinori. Si tornerà nel Belpaese con il grand tasting dei Tre Bicchieri 2023 del Gambero Rosso (ore 11, Sala Argento, Palaexpo), seguita “Da evoluzione a rivoluzione: approfondimento di 16 Historical SuperTuscan” (ore 11, Sala Mainstage, wine2digital, Palaexpo), dal Concerto di Fonterutoli al Balifico di Castello di Volpaia, dal Sangioveto di Badia a Coltibuono a I Sodi di San Niccolò di Castellare di Castellina, dal Sangioveto Grosso Fabrizio Bianchi di Castello di Monsanto al Brancaia il Blu di Brancaia, dal Fontalloro di Felsina al Cepparello di Isole e Olena, dal Tignanello di Antinori al Vigorello di San Felice, dal Camartina di Querciabella a L’apparita del Castello di Ama, dall’Acciaiolo del Castello di Albola a La Gioia di Riecine dal Cabreo Il Borgo di A&G Folonari a Le Pergole Torte di Montevertine, nella masterclass del Comitato Historical SuperTuscans, che riunisce 16 aziende del Chianti Classico, guidata dal Master of Wine Andrea Lonardi. Il professor Attilio Scienza, tra i massimi esperti di viticoltura al mondo, e Marc Millon, Vinitaly International Academy Italian Wine Ambassador (Iwa), esploreranno la storia dell’Italia attraverso i suoi vini nel Via Advanced Seminar “L’Italia in un bicchiere” (ore 12:30, Sala Via, wine2digital, Palaexpo). Sempre più protagonista sarà anche la mixology, con il tasting “La ricerca dell’avanguardia nell’arte culinaria e nella mixology” (ore 12:30, Sala Masterclass Area Mixology) con il celebre chef stellato Terry Giacomello e Andea Cason, co-fondatore di Bartenders Group, azienda che da 20 anni si occupa di Bar Catering in tutta Italia e all’Estero.
A seguire, tra i grand tasting, le “Iconic Women in Italian Wine” (ore 13:30, Sala Mainstage, wine2digital, Palaexpo) incontreranno i primi Master of Wine d’Italia, Gabriele Gorelli, Andrea Lonardi e Pietro Russo, per presentare l’ultima annata dei vini di Bolgheri, la 2021: da Priscilla Incisa Della Rocchetta con il Sassicaia della Tenuta San Guido, ad Albiera Antinori con il Guado al Tasso della Tenuta Guado al Tasso, dall’enologa Denise Cosentino con l’Ornellaia della Tenuta dell’Ornellaia (Gruppo Frescobaldi), a Cinzia Merli con il Paleo de Le Macchiole, da Marilisa Allegrini con il Poggio al Tesoro Dedicato a Walter di Poggio al Tesoro, all’enologa Gaia Cinnirella con il Masseto della Tenuta Masseto (Gruppo Frescobaldi). Coldiretti e Filiera Italia dedicheranno una degustazione a “Le Eccellenze Italiane” (ore 14:30, Casa Coldiretti, tra i Padiglioni 2 e 4), guidata da Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi e co-presidente Union Internationale des Oenologues, con i grandi nomi del vino italiano: da Antinori (con il Cortona Syrah Bramasole 2019) a Bellavista (Franciacorta Riserva Vittorio Moretti 2016), da Casanova Di Neri (Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2019) a Donnachiara (Taurasi Riserva per Umberto 2019), da Donnafugata (Contessa Entellina Opera Unica 2018) a Famiglia Cotarella (Lazio Merlot Montiano 2020), da Ronco Dei Tassi (Collio Bianco Fosarin 2021) a Tommasi (Amarone della Valpolicella Classico Vintage 2019) e a Vajra (Barolo Bricco delle Viole 2019). “Vinum” racconterà il Pinot Nero in “Experience the seductive diversity of International Pinot Noir with Vinum” (ore 15, Sala B, Padiglione 10) con la giornalista Claudia Stern, e “Decanter” la ricchezza ampelografica italiana in “Decanter’s Rare Finds: A journey through Italy’s lesser-known varieties” (ore 15, Sala A, Padiglione 10) con la Decanter World Wine Awards Regional Chair for Tuscany and Italian wine expert e Master of Wine Michelle Cherutti-Kowal. La storica rivista “Civiltà del Bere” celebrerà 50 anni con il grand tasting “Oltre le Doc. Nuove prospettive del vino italiano” (ore 15, Sala Tulipano, Palaexpo) sul cammino che le denominazioni classiche hanno intrapreso nella valorizzazione dei micro territori e dei cru, dal Barolo al Soave, dal Romagna Sangiovese al Chianti Classico, fino all’Etna, con il direttore Alessandro Torcoli. Quindi, il grand tasting con il confronto tra i Master of Wine Andrea Lonardi, Gabriele Gorelli e Pietro Russo, con ospite la wine educator Cristina Mercuri in “Bendata con i maestri” di Unicredit (prevista alle ore 15, Sala Iris, Palaexpo). Infine, Felicity Carter, co-fondatrice del podcast e content studio “Busines of Drinks” racconterà “In che modo l’Ia sta trasformando il mondo del vino” (ore 17, Sala Mainstage, wine2digital, Palaexpo).
Lunedì 15 aprile, nella masterclass Via Advanced Seminar sui “Vini contemporanei da antichi vitigni” (ore 9:30, Sala Mainstage, wine2digital, Palaexpo) il professor Attilio Scienza e il Master of Wine Andrea Lonardi discuteranno di come le tradizioni enologiche abbiamo influenzato l’evoluzione dei vini italiani. Il Master of Wine Gabriele Gorelli, invece, nei grand tasting, racconterà il mondo degli spumanti italiani in “Cool under pressure Italy’s sparkling world” (ore 11, Sala Tulipano, Palaexpo), con le griffe Ferrari, Sella & Mosca, Francesco Bellei & C., Ca’ del Bosco, Murgo, Umani Ronchi, Contratto, Zenato, San Salvatore 1988, Villa Sandi, Podere Forte e D’Araprì. “Le Riserve raccontate” (ore 11:15, Sala Mainstage, wine2digital, Palaexpo) sarà, invece, una masterclass condotta da Arturo Ziliani, enologo e ad Berlucchi, e Filippo Bartolotta, “Il sommelier delle star”, con una verticale di vecchie annate di Franciacorta dall’archivio privato della cantina. A seguire nel tasting “Carte Blanche - Sei bianchi innovativi dal mondo” (ore 12:30, Sala Via, wine2digital, Palaexpo), Jeff Porter, autore per “Wine Enthusiast”, condurrà una degustazione alla cieca su sei grandi bianchi non convenzionali, insieme a Pasqua.
La mixology tornerà protagonista con Campari ne “La rivincita dei classici - miscelazione reale vs instagrammabilità” (ore 14:30, Sala Masterclass Area Mixology) con Leonardo Leuci, bartender e co founder del Jerry Thomas Speakeasy, tra i “50 World’s Best Bar” di Londra. Con “Meininger” si degusteranno i vini no alcol di Italia, Germania e Spagna in “Wine without alcohol - changes and tastes” (ore 15, Sala A, Padiglione 10), con Clemens Gerke, Editor-in-chief Weinwirtschaft, e Anja Zimmer, Editor in chief of Meininger’s International. Tema centrale del “Seminario Masi” n. 34 (ore 15, Sala Tulipano, Palaexpo), saranno i grandi cru di Amarone, trattati con il concetto più ampio di terroir dai professori Attilio Scienza e Lucio Brancadoro del DiSAA-Dipartimento Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Milano, Andrea Dal Cin, direttore del Gruppo Tecnico Masi, e Raffaele Boscaini.
Martedì 16 aprile, “Viaggio nel Tempo” (ore 10:30, Sala Via, wine2digital, Palaexpo) sarà una masterclass dedicata alla longevità del Prosecco secondo Nino Franco, condotta da Primo Franco, con annate dalla cantina storica (2017-1961) e dalla Master of Wine Michelle Cherutti-Kowal. “In onore dell’eredità di Ezio Rivella e del suo ruolo fondamentale per l’enologia italiana” (ore 11, Sala Iris, Palaexpo), sarà la masterclass-tributo al primo enologo-manager del vino italiano con Castello Banfi, tra i “padri” dell’enologia moderna, con Riccardo Cotarella, Rodolfo Maralli, presidente e direttore commerciale e marketing Banfi e presidente Fondazione Banfi, Enrico Viglierchio, dg Banfi, Gianpiero Scavino e “Doctor Wine” Daniele Cernilli. In contemporanea, tra i grand tasting di Vinitaly, ci sarà anche “Le 4 “B” del grande vino italiano: Barbaresco, Barolo, Brunello, Bolgheri e i Supertuscans” (ore 11, Sala Argento, Palaexpo), con il wine writer Ian D’Agata, e dedicata ad alcuni tra i più grandi terroir del Belpaese, con i produttori Rizzi, Cortese e Ceretto per il Barbaresco, Cogno, Clerico, Mauro Molino e Aldo Conterno per il Barolo, Grattamacco, Tenuat di Trinoro e Tua Rita per Bolgheri e i Supertuscans, Canalicchio di Sopra, Caprile, Il Poggione e Casisano per il Brunello di Montalcino. Le Famiglie Storiche (Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato) saranno protagoniste, sempre in contemporanea, di “Amarone fine and contemporary wine: exploring elegance in 2009 and 2019 vintages” (ore 11, Sala Tulipano, Palaexpo), confronto tra l’annata di nascita dell’associazione e l’annata corrente del grande rosso della Valpolicella, con Othmar Kiem, caporedattore Falstaff Italia, e Simon Staffler, responsabile delle degustazioni Falstaff Italia. A seguire, “The Sparkling Spectrum: esplorando Champagne e Franciacorta” (ore 11:30, Sala Mainstage, wine2digital, Palaexpo), sarà un viaggio nel mondo delle due bollicine con Alison Napjus, Senior Editor “Wine Spectator” (che anche con Bruce Sanderson dedica workshop a diversi vini e territori, ndr) e massima autorità in materia di Champagne e Franciacorta, Vitalie Taittinger, presidente Champagne Taittinger, Francesca Moretti, ad Gruppo Terra Moretti, e Richard Geoffroy, ex Chef de Cave di Dom Pérignon che ora condivide la propria esperienza con Bellavista. Alle bollicine sarà dedicato anche “Metodo Classico dal Mondo” (ore 12:30, Sala Orchidea, Palaexpo) con Les Grand Chais de France, dal Cremant francese al Cap Classique sudafricano.
Con la “Classificazione dei Grandi Cru d’Italia - L’evoluzione nel mondo delle aste internazionali” (ore 13:30, Sala Mainstage, wine2digital, Palaexpo) Gelardini & Romani Wine Auction illustrerà la classificazione delle 30 etichette di vino italiano più prestigiose attraverso l’analisi di oltre 50.000 risultati d’asta registrati in 20 anni di attività, dall’Italia ad Hong Kong, con Flaviano Gelardini e Sagitta Frullani. In “I migliori vini da bere oggi - Primavera 2024” (ore 14:30, Sala Via, wine2digital, Palaexpo), il sommelier Alojz Felix Jermann farà conoscere i vini selezionati con aneddoti e racconti, accompagnato dalle nuove generazioni delle cantine St. Michael Eppan (Jakob Gasser), Inama (Alessio Inama), Russiz Superiore (Ilaria Felluga), San Polo (Carlotta Mastella Allegrini) e Ar.Pe.Pe. (Emanuele Pelizzatti Perego), e da Francesca Bonzano dell’associazione di giovani vignaiole “Sbarbatelle”. Riccardo Cotarella e Luciano Ferraro, vicedirettore del “Corriere della Sera”, condurranno il grand tasting su “I grandi vitigni autoctoni italiani” (ore 15, Sala Argento, Palaexpo), ricordando che il segreto per un grande vino è il legame tra il territorio e il suo vitigno (con le cantine Ceretto, Gianfranco Fino, Librandi, Marchesi Antinori, Masciarelli, Masi, Mastroberardino, Nododivino, Palari, Planeta, Santa Barbara e Restivo Vini). E se con “Perpetuo, il tempo infinito del vino” (ore 15, Sala Tulipano, Palaexpo), l’Ais svelerà i “vini perpetui”, icone di un’enologia senza tempo, con il presidente Ais Sandro Camilli e il Master of Wine Pietro Russo, tra gli altri, il Seminario Permanente Veronelli farà degustare “I Sole della Guida Oro I Vini di Veronelli 2024: dieci racconti in forma di vino” (ore 15, Sala B, Padiglione 10), mentre, con “Blanc de Blancs and Blanc de Noirs: two very different styles” (ore 15, Sala A, Padiglione 10), François Gilbert di Gilbert & Gaillard racconterà le differenze stilistiche tra Blanc de Blancs e Blanc de Noirs. L’appuntamento quotidiano con la mixology, la vedrà in abbinamento a l’alta cucina tutta veronese, con “Territorio! L’incontro tra alta cucina e miscelazione!” (ore 16:30, Sala Masterclass Area Mixology), con il bartender Edoardo Bullio del Romeo Bistrot & Cocktail Bar e lo chef stellato Giancarlo Perbellini del ristorante Casa Perbellini ai 12 Apostoli di Verona. E come da tradizione, “I Grandi Vini del Sudafrica” si potranno assaggiare anche con Afriwines (ore 16:30, Sala Orchidea, Palaexpo).
“Fuori Vinitaly”, torna la “Vinitaly and the Night”, l’evento di Veronafiere, in collaborazione con Agivi, l’Associazione dei giovani imprenditori vinicoli italiani di Uiv-Unione Italiana Vini, dedicato a operatori ed espositori, al Palazzo della Gran Guardia a Verona (con il Consorzio del Brunello di Montalcino “red wine sponsor”).
Mercoledì 17 aprile, last but not least, Luciano Ferraro, vicedirettore “Corriere della Sera”, e Riccardo Cotarella condurranno il tasting “I vini dei personaggi di altri mondi” (con Fiammarossa 2021 di Vistamare, Faro Doc 2022 di Le Casematte Flo 2022 de La Madeleine, e Sangue d'oro 2021 di Carole Bouquet; ore 11:00, sala Iris, palaexpo), il walk around tasting con i sommelier Ais dedicato a “Le Gemme di Vitae” 2024 (ore 11, Sala Argento, Palaexpo), e Ian D’Agata, che, dal Belpaese alla terra del Dragone, condurrà “Italia-Cina: andata e ritorno, un viaggio alla scoperta di mondi nuovi del vino” (ore 11, Sala Tulipano, Palaexpo).
Focus - Non solo fiera: ecco il “Vinitaly Off” di WineNews
Non solo frenetici appuntamenti business, calendarizzati da mesi, con i produttori: da sempre Vinitaly gode, come tutte le grandi kermesse, di una “seconda vita” fuori dalla fiera, che comincia proprio quando i suoi cancelli si chiudono. Ogni sera gli antichi palazzi di Verona, le splendide ville palladiane e le cantine storiche della Valpolicella fanno da sfondo a cene e party esclusivi, rigorosamente su invito, in cui giornalisti, buyer, influencer, volti noti e addetti ai lavori sono “coccolati” dai produttori, tra chef stellati e menu ad hoc. E in cui si stringono relazioni, si espandono i contatti, si seminano i primi germogli di accordi che prenderanno vita nelle settimane successive. Ecco alcuni degli eventi a cui parteciperà WineNews nei giorni di Vinitaly, con l’intento di raccontare, come sempre, anche il dietro le quinte e il lato glamour del più importante appuntamento del vino italiano.
A partire dalle cantine venete, che “giocano in casa” e possono contare su una rete di location mozzafiato, come Zenato, uno dei brand di riferimento dell’Amarone della Valpolicella, che il 15 aprile organizza, nella sua tenuta a Peschiera del Garda, una cena di gala con lo chef stellato Andrea Berton, uno dei nomi più noti della cucina made in Italy. Una serata esclusiva per celebrare il “Cresasso”, etichetta di Corvina in purezza, a cui Berton dedicherà un piatto ad hoc. Nello splendido scenario di Villa della Torre, a Fumane, il 14 e 15 aprile vanno in scena le ambitissime cene di gala di Marilisa Allegrini, che accoglie i propri ospiti in un “gioiello” del Rinascimento italiano, costruito da Giulio Romano tra Quattro e Cinquecento in chiaro omaggio alla civiltà di Roma ed esempio unico di “domus antiqua romana”. La storica cooperativa vinicola Cantina Valpolicella Negrar, presente a Vinitaly con la linea premium Domini Veneti, il 15 aprile organizza una cena nella sua splendida bottaia d’autore a Negrar di Valpolicella: un’occasione unica per mangiare a lume di candela in una location fuori dall’ordinario. Evento riservato ad un numero limitatissimo di fortunati quello di Bertani, marchio di riferimento dell’Amarone, che il 14 aprile aprirà le porte della sua cantina per mostrare in anteprima il restyling degli spazi dedicati alla Wine Experience: a seguire cena e degustazione dell’annata 2015 del suo Amarone. La famiglia Allegrini, griffe tra le più note della Valpolicella, fa sognare gli ospiti con una cena by “Da Vittorio”, tristellato in eccezionale trasferta al Ristorante Maffei a Verona, seguita da una degustazione delle sue referenze più iconiche, da godere tra gli scavi romani dell’antico Campidoglio su cui sorge il palazzo.
Ma uno degli eventi più ambiti ed esclusivi di Vinitaly rimane, da sempre, quello di Gaetano Marzotto, presidente del Gruppo Santa Margherita, che il 15 aprile aprirà le porte della sua casa veronese per il consueto “Family Cocktail with Friends”. La cantina Giovanna Tantini propone, invece, una cena “rock”, con i sapori della Macelleria Falorni di Greve in Chianti e musica dal vivo con la band Energeia. Pasqua, uno dei brand veneti più noti in Italia, apre le porte della sua cantina il 14 aprile, con un esclusivo vernissage dell’installazione site specific “Onirica” nella barricaia della cantina a San Felice Extra (dal giorno dopo aperta al pubblico), seguito da una cena firmata da Chicco Cerea, chef tristellato del ristorante “Da Vittorio”. Montresor, storica azienda nata nel 1892 grazie a Giacomo Montresor, e che in oltre un secolo ha contribuito a costruire la notorietà della Valpolicella, organizza un brindisi speciale nella sua cantina veronese il 15 aprile.
Ma sono numerosi gli eventi organizzati da produttori di tutte le regioni d’Italia, che possono contare, nella città di Verona o nelle splendide campagne venete, su location particolari: come quella scelta dalla cantina emiliana Medici Ermete, che per celebrare le 30 vendemmie del suo vino-simbolo, il Lambrusco Concerto, il 14 aprile organizza una cena esclusiva al Circolo Unificato dell’Esercito, in un castello trecentesco con arredi e mobili d’epoca. Proprio nel centro nevralgico della città, a Palazzo della Gran Guardia, il brand Signorvino organizza il 13 aprile, come da tradizione, il suo evento “Stories”, un party esclusivo con più di 20 artisti in arrivo da Parigi, per un’esperienza unica e coinvolgente. Sempre il 13 aprile il locale Amo Bistrot accoglierà gli ospiti di Iem- International Exhibition Management, società di servizi privata fondata da Giancarlo Voglino e Marina Nedic, e tra le più attive nella promozione del vino italiano nel mondo, per i 25 anni di attività. Happening d’eccezione il 14 aprile al Teatro Ristori per il “Tributo a Piero Antinori”, omaggio ad uno dei protagonisti più importanti del vino italiano, promosso dal Comitato Grandi Cru d’Italia, ovvero l’eccellenza enologica del Belpaese. Leone De Castris, cantina storica pugliese nata nel lontano 1665, per presentare il suo nuovo vino “Five Roses Anniversario” 2023 organizza il 15 aprile una festa al Ristorante Salgari dell’Hotel Saccardi. Jacopo Biondi Santi, che insieme al figlio Tancredi è alla guida del Castello di Montepò, splendida tenuta nel cuore della Maremma, il 14 aprile accoglie amici e giornalisti all’Hotel Gabbia d’Oro di Verona. Il Consorzio del Collio, che nel 2024 compie 60 anni, festeggia con una cena all’Osteria Mondo d’Oro, alla presenza dei suoi produttori e dei loro vini. Venica & Venica, griffe del Collio, accoglie giornalisti e amici produttori, il 14 aprile, all’Enoteca Zero 7, una delle più belle e fornite di Verona, per un aperitivo speciale con i grandi formati delle sue etichette più iconiche. Cocktail con degustazione delle nuove annate per Masottina, azienda della famiglia Dal Bianco con oltre 75 anni di storia alle spalle, che il 13 aprile accoglierà i suoi ospiti al raffinato Caffè Vittorio Emanuele. L’happening del 13 aprile alla Locanda Case Vecie vede una partnership tra l’imprenditrice Elisabetta Gnudi Angelini - con le sue cantine Borgo Scopeto nel Chianti Classico, Doga delle Clavule nel Morellino di Scansano e la storica tenuta di Caparzo a Montalcino - e le aziende venete BorgoLuce e Brigaldara. Battezzata “Solo Vino Party”, è una cena con Dj set e specialità gastronomiche del Veneto e della Toscana.
Il 15 aprile il Consorzio Vino Chianti Docg, insieme al Consorzio del Carmignano Docg, ospita giornalisti, buyer e operatori nella prestigiosa Villa Brasavola de Massa per una cena e degustazione delle più prestigiose etichette del territorio. Mandrarossa, iconica cantina di Menfi, spegne quest’anno 25 candeline e festeggia il suo compleanno il 15 aprile al Winter Garden del Crowne Palace di Verona, con una cena tutta a base di piatti tipici siciliani, accompagnati dalle etichette più rappresentative dell’azienda e da musica folkloristica. Sempre all’insegna dei sapori del sud l’evento promosso da “Benvenuti in Puglia”, il 15 aprile al Teatro Filarmonico, che vede protagoniste le eccellenze enogastronomiche della regione. La rete di aziende The Wine Net, che mette insieme 6 importanti realtà vitivinicole dal Piemonte alla Sicilia (per un totale di oltre 5.000 ettari vitati e 22 milioni di bottiglie), organizza il 14 aprile una cena al Crowne Plaza Hotel con le etichette e le specialità di tutti i territori coinvolti. Oltre a quelle su invito, non mancano anche le occasioni aperte al pubblico. Come quella della cantina toscana Carpineto che, in occasione di Vinitaly, si è “gemellata” con ottod’Ame, brand fiorentino di moda: il 12 aprile, nella boutique veronese in Piazza Erbe, va in scena il vernissage con l’aperitivo, con il Dogajolo Rosso 2021.
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