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POLITICHE DEL VINO

In Francia i vini Igp si aprono alla dealcolazione parziale (fino a 6° gradi alcolici)

La decisione dell’Inao. La norma potrà essere inserita nei disciplinari delle Igp, a determinate condizioni. E andrà indicata in etichetta
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In Francia i vini Igp si aprono alla dealcolazione parziale (fino a 6° gradi alcolici)

Il tema del tenore alcolico (generalmente sempre più elevato) del vino, legato in parte, ma non solo, anche al cambiamento climatico, si fa sentire, da tempo, nei mercati e sulle scelte dei consumatori. Ed i francesi, un po’ spinti dalla crisi delle loro produzioni di base, un po’ con il pragmatismo che li contraddistingue, aprono alla possibilità di dealcolizzare, portandoli fino 6 gradi di alcol, anche i vini Igp, e non solo quelli generici, andando oltre, dunque, il livello di 8,5 gradi alcolici minimo fissato in generale per i vini Igp. Così, tutte le Igp che vorranno inserirla nel disciplinare, potranno farlo, come stabilito ieri dall’Inao (Istitut National de l’Origine et de la Qualitè), ma solo dopo ave seguito una fase di sperimentazione (“Dispositif d’Évaluation des Innovations, Dei”) per migliorare la qualità dei prodotti.
Un limite, quello dei 6 gradi alcolici che, dopo varie degustazioni, spiega il presidente Inao Éric Paul alla rivista on line “Vitisphere”, è stato ritenuto un accettabile compromesso tra la qualità dei prodotti parzialmente dealcolati (dizione che sarà riportata in etichetta) e la possibilità di dealcolizzare totalmente il prodotto.

Con un prerequisito chiaro, però: “vogliamo verificare che tutti i prodotti derivanti dalla dealcolizzazione siano in perfette condizioni di qualità per la commercializzazione”.

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