Il Chianti, uno dei rossi toscani più famosi al mondo, continua ad andare alla scoperta dei mercati emergenti e potenzialmente attrattivi per il vino italiano. Dopo i “tour” in Sud America, da Cuba al Brasile, dal Messico fino (anche) all’Asia, il Consorzio Vino Chianti è pronto ad intraprendere una nuova avventura in un continente ancora inesplorato, quello africano. Il debutto del “Chianti Lovers African Tour” 2024, nella sua prima edizione, tocca la città di Luanda, in Angola (oggi 19 novembre) e proseguirà con Lagos, in Nigeria, dal 21 al 24 novembre, nella cornice della “Settimana della Cucina Italiana nel Mondo”, promossa dalle maggiori istituzioni diplomatiche italiane.
Si tratta, quindi, della prima volta in Africa, come Denominazione italiana e Consorzio storico del Chianti Docg, in uno scenario di mercati e cultura del vino tra i più vergini a livello globale. I dati Istat, analizzati da WineNews, per l’export di vino italiano in Africa parlano di 23,67 milioni di euro nel 2023, con la Nigeria che, nei primi 8 mesi 2024, si è fermata a 1,35 milioni di euro (nei dodici mesi del 2023 aveva raggiunto quota 3,2 milioni di euro) e l’Angola che è ancora un mercato acerbo, ma comunque in crescita, con 730.523 euro di export da gennaio ad agosto 2024 (l’intero 2023 sommava però 585.890 euro). Il Consorzio ha ricordato che il mercato nigeriano del vino è tra i più consistenti del continente per consumo di bevande alcoliche pro capite, diffuso soprattutto tra le giovani generazioni, e che a Lagos si contano innumerevoli enoteche e wine club. Il mercato dell’Angola è, invece, dominato dai vini portoghesi, ma il vino italiano è discretamente rappresentato, trovandosi al terzo posto come consumo, inoltre la sua distribuzione gode di agevolazioni sia logistiche, arrivando via terra dal Sudafrica, che sociali, essendo il consumo e la vendita di alcol liberi da monopoli e limitazioni. Il vino si consuma nelle principali aree urbane, a cominciare dalla capitale Luanda, dove si concentra un quarto della popolazione dell’Angola che da sola rappresenta il 50% del mercato del vino.
“Con le sue 54 nazioni ed economie, il continente africano sta mostrando segni di vivace interesse anche nell’ambito del vino e, in generale, del prodotto italiano. Segnali di crescita, intercettati dal Consorzio anche attraverso le varie esperienze delle aziende associate, hanno spinto a strutturare una prima attività promozionale nel continente, con l’obiettivo di poter educare un numero crescente di appassionati”. La trasferta in terra africana si concentrerà su appuntamenti istituzionali e didattici, e quindi seminari e degustazioni private rivolte ai professionisti locali, stampa di settore e wine lovers. Le masterclass saranno condotte da Luca Alves, per il Consorzio, e centrate sulla narrazione e degustazione di un ampio ventaglio di vini Chianti, comprendenti tutte le categorie di prodotto e zone di provenienza. Il programma sarà poi arricchito con altre occasioni di degustazione abbinate alla cucina italiana e locale.
“Investiamo nel futuro mercato del vino - ha spiegato il presidente del Consorzio Vino Chianti, Giovanni Busi - il Chianti è una delle massime espressioni del made in Italy, il nostro vino si conferma sempre più ambasciatore nel mondo”.
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