La bellezza dei vigneti dei Grand Cru di Borgogna in primavera, il fascino di uno Château fondato dai monaci dell’Abbazia di Cîteaux nel 1100 nel cuore dei Climats du Vignoble de Bourgogne, oggi Patrimonio Unesco, la “nobile causa” di uno tra i più antichi Hospices francesi in favore dei più bisognosi, e per il quale il vino, ieri come oggi, è una fonte di sostegno economico fondamentale, e la passione dei collezionisti per le grandi aste enoiche: il 9 marzo Château du Clos de Vougeot fa da sfondo, come da tradizione, all’asta n. 64 degli Hospices de Nuits-Saint-Georges, tra gli incanti benefici più attesi dall’alta società francese e dagli amanti di vino del mondo, che vedrà sotto il martelletto l’intera produzione della tenuta vitivinicola dell’ospedale, compresa nelle denominazioni Nuits-Saint-Georges (village), Nuits-Saint-Georges Premier Cru e Gevrey Chambertin (village). E grazie al quale il ricavato della “Cuvée des Bienfaiteurs” - composta dall’assemblaggio dei vari Cru e che nel 2024 è stata battuta alla cifra record di 68.330 euro - sarà devoluto all’associazione “Coucou Nous Voilou” per migliorare la vita quotidiana dei bambini ricoverati in ospedale.
Prima ancora degli Hospices de Beaune, in Borgogna, ma operando ancora oggi allo stesso modo, ovvero combinando una struttura medica funzionante con un’azienda vinicola di alta qualità, al tramonto del regno di Luigi IX, intorno al 1270, nascevano gli Hospices de Nuits. L’ospedale, inizialmente, era un lazzaretto, ma l’attuale struttura risale ad un’epoca più recente, alla fine del Seicento, ed è stata ammodernata ed ampliata più volte nel tempo. La tenuta vitivinicola, che oggi copre oltre 12 ettari vitati intorno alla città di Nuits-Saint-Georges, è a tutti gli effetti parte integrante dell’ospedale, ed è cresciuta costantemente nei secoli grazie alle donazioni delle nobili famiglie locali.
Grazie al ricavato della vendita della “Cuvée des Bienfaiteurs”, l’associazione “Coucou Nous Voilou” potrà finanziare, tra i tanti progetti, la produzione delle nuove “AbracadaBox”, scatole destinate a contenere medicinali con famosi personaggi dei fumetti, permettendo ai bambini piccoli di facilitare la loro accettazione.
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