Farmaci e cantieristica trainano il nostro export…Germania di gran lunga primo mercato. È bastato lo stop a una nave per far crollare le spedizioni negli Stati Uniti… L’export cresce ancora. Ma l’espansione è soltanto apparente. A febbraio 2025 l’Istat stima una crescita congiunturale più ampia per le esportazioni (+3,5%) rispetto alle importazioni (+1,7%), mentre su base annua le esportazioni aumentano dello 0,8% in valore, ma si riducono del 4,3% in volume. In termini monetari la crescita è frutto di un incremento del 3% sui mercati Ue e di un calo dell’1,6% nei Paesi extra Ue. Prosegue invece il trend che ha dominato gli ultimi anni con il valore dell’export tendenziale in aumento del 4,1%, a fronte di un calo delle importazioni di poco inferiore al 3%. Fra le principali voci del paniere di prodotti oggetto degli scambi commerciali, svettano i farmaceutici e i beni strumentali rafforzati dalla cantieristica navale, mentre crollano gli autoveicoli. Le vendite all’estero di farmaci fanno segnare su base annua un incremento del 31,2%, mentre l'export di auto è crollato ulteriormente dell’11,5% in ragione d’anno. Per quel che riguarda paesi di destinazione dei beni esportati Paesi di provenienza dell’import, i paesi che forniscono i contributi maggiori all’aumento dell’export sono: Germania (+14,5%), Spagna (+21,1%), Svizzera (+17,3%), Gran Bretagna (+10,4%), paesi Opec (+12,9%) e Paesi Bassi (+13,3%). All’opposto, Stati Uniti (-9,6%), Belgio (-11,8%), Turchia (-9,9%) e Austria (-9%) forniscono i contributi negativi più ampi. L’export italiano vive un momento “delicato per la imprevedibile dinamica di negoziazione sui dazi”, commenta il presidente dell’Ice, Matteo Zoppas. Da segnalare, secondo Zoppas, sono sicuramente la flessione verso gli Usa (-9,6%), seppur legata in particolare alla consegna di una grande nave avvenuta a febbraio 2024, e il caso della Turchia (-9,9%). “Il mercato Usa - spiega - vive un’impasse negativa da incertezza che si potrà, con probabilità, esprimere sui numeri nei mesi successivi a febbraio. Anche se la sospensione dei 90 giorni e il ruolo riconosciuto al premier italiano Giorgia Meloni nell’interlocuzione europea, sono un segnale molto determinante. Tuttavia, rimangono opportuni progetti che indirizzano verso una nuova geografia degli scambi: la crescita robusta dell’export verso i mercati Ue dimostra come l’assenza di barriere tariffarie offra un vantaggio competitivo significativo”. Il saldo commerciale a febbraio 2025 è pari a +4,5 miliardi di euro, ma era di 6 miliardi nello stesso mese del 2024. Il deficit energetico (-5 miliardi) è superiore rispetto a un anno fa, quando si era fermato a 3,7 miliardi. Per il vino italiano inizio d'anno con partenza sprint. Lo confermano i dati Istat analizzati da WineNews: +7,5% in valore a livello mondiale (e +1,9% in volume), +19,3% negli States. Bene anche Europa e Canada.
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