Wannenes - Asta 25 settembre 2025 (175x100)
Consorzio Collio 2025 (175x100)
MADE IN ITALY

Olio italiano, parte la nuova campagna: +30% di produzione e un decreto per la trasparenza

Coldiretti e Unaprol spingono su qualità e tracciabilità. Il Sud traina la ripresa, ma servono investimenti
Coldiretti, FRANTOI, OLIO, OLIO NUOVO, OLIVE, UNAPROL, Non Solo Vino
Olio, parte la nuova campagna: +30% di produzione

Un decreto per la trasparenza: così l’Italia difende il suo “oro verde”. Con l’introduzione dell’obbligo di registrare entro sei ore la consegna delle olive, il settore olivicolo italiano compie un passo decisivo verso la trasparenza e la tutela della filiera dell’olio. Fortemente voluto da Coldiretti e Unaprol, il consorzio nazionale che rappresenta la filiera olivicola, il nuovo decreto rappresenta una svolta epocale contro i flussi di falso prodotto che minacciano la credibilità del made in Italy e penalizzano i produttori onesti.
Ma la lotta alla contraffazione non basta: per affrontare le sfide climatiche sempre più imprevedibili e rafforzare la leadership dell’Italia nel panorama mondiale dell’olio extravergine, servono investimenti strutturali in infrastrutture, ricerca e innovazione, afferma Coldiretti. Con 43 oli Dop, 7 Igp, 533 varietà di olive e un patrimonio di 250 milioni di piante, l’Italia vanta, infatti, la più ampia biodiversità olivicola al mondo: un tesoro da proteggere e valorizzare con politiche lungimiranti e strumenti efficaci.
E in questo contesto di rinnovata attenzione alla qualità e alla tracciabilità, prende il via ufficialmente in tutta Italia la nuova campagna di raccolta delle olive, che segna una netta ripresa sulla stagione precedente, fortemente penalizzata dalla siccità, soprattutto nelle regioni meridionali. Secondo le prime rilevazioni condotte da Coldiretti, Unaprol e Foa Italia - Frantoi Oleari Associati, associazione nata per promuovere un nuovo modello di impresa frantoio, coniugando ricerca, innovazione, sostenibilità etica e ambientale, e la diffusione della cultura dell’olio extravergine di oliva italiano di qualità, tra olivicoltori e frantoiani, la produzione nazionale di olio dovrebbe attestarsi intorno alle 300.000 tonnellate, con un incremento stimato del +30%. A trainare la ripresa è il Sud, dove le piogge di luglio e agosto hanno mitigato gli effetti del caldo anomalo di maggio e della siccità prolungata, favorendo una fioritura più regolare: in Puglia e Calabria, che da sole rappresentano oltre il 60% della produzione nazionale, l’aumento potrebbe oscillare tra il 30% e il 40%. Diversa la situazione al Nord, dove il maltempo ha compromesso gravemente la stagione, con un calo previsto del -40%, mentre il Centro Italia mostra un andamento disomogeneo, con una flessione tra il -10% e il -15%, afferma Coldiretti.
“Un passaggio epocale per il settore - sottolinea David Granieri, vicepresidente nazionale Coldiretti e presidente Unaprol - con questo decreto si chiude definitivamente l’epoca delle olive senza nome e senza provenienza, e si apre una nuova fase fondata sulla trasparenza, sulla responsabilità e sulla valorizzazione del prodotto italiano. L’aumento di produzione non deve però distogliere dall’urgenza di investimenti in infrastrutture, ricerca e innovazione in tutte le aree del Paese. Serve implementare piani di sviluppo che garantiscano al comparto olivicolo italiano la resilienza necessaria ad affrontare le crescenti e imprevedibili sfide climatiche future. L’obiettivo rimane quello di sostenere tutti i produttori e rafforzare la posizione di eccellenza dell’olio extra vergine d’oliva italiano sui mercati globali”, conclude Granieri.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli