
Uno dei momenti più belli che l’Italia del vino sta per offrirci con l’arrivo dell’autunno, raccontato da una penna d’eccezione, che ci invita a prepararci con lo sguardo ed a goderne con l’animo, tutti quanti, di ogni età, provenienza e professione, nel vino e non solo: riceviamo e volentieri pubblichiamo il racconto del foliage della vite, scritto dal professor Gianni Moriani, storico della cucina e del paesaggio agrario italiani, con il quale ci confrontiamo spesso sul valore e la bellezza dei territori del vino e del cibo italiani. Un fenomeno naturale (al quale WineNews ha dedicato un racconto per immagini), che sta diventando una delle principali motivazioni di viaggio per fare turismo enogastronomico, in un “secondo tempo dell’accoglienza”, come lo definisce il professore, che va dalla fine della vendemmia alle soglie dell’inverno, a cui sempre più territori e cantine guardano per prolungare la stagione enoturistica. Con un valore aggiunto che, leggendo, appare evidente come la luce che esalta il foliage.
“Con la vendemmia ormai conclusa e le botti che iniziano a fare la storia dell’annata, nei vigneti italiani inizia un altro spettacolo: quello del foliage autunnale, quando le foglie delle viti si tingono di giallo oro, rosso acceso e porpora. È un fenomeno effimero, ma potentissimo, che attira ogni anno un numero crescente di visitatori nei territori del vino, dalla Toscana alle Langhe, dal Trentino al Chianti, dall’Irpinia alla Sicilia.
Il foliage dei vigneti è sempre più considerato un vero e proprio patrimonio paesaggistico, capace di offrire emozioni visive che si legano perfettamente all’esperienza sensoriale della degustazione. Per numerose cantine, settembre e ottobre diventano, così, un secondo tempo dell’accoglienza: dopo il fermento della vendemmia, si aprono le porte ai visitatori per godere di passeggiate tra i filari, pranzi in vigna, tour guidati in cantina e degustazioni abbinate a panorami mozzafiato: gli enoturisti entrano in cantina per il vino e ne escono con negli occhi l’incantevole ricordo dei colori.
Molte aziende vitivinicole hanno infatti strutturato offerte ad hoc per il periodo del foliage, con pacchetti che uniscono degustazioni, esperienze culinarie, pernottamenti e attività all’aperto. Non è raro trovare eventi dedicati a questo evento naturale, dove il vino diventa parte di un percorso che coinvolge il paesaggio, il relax, la fotografia e il benessere.
Il tutto con un valore aggiunto importante: vivere il vino nel suo contesto originario. Non in una bottiglia su uno scaffale, ma nel cuore del paesaggio che lo ha generato, tra filari colorati e aria d’autunno.
In un’epoca in cui sempre più persone cercano esperienze autentiche e a contatto con la natura, il foliage dei vigneti si sta rivelando una risorsa preziosa per il turismo rurale e per la promozione culturale del territorio. E mentre le foglie cadono e la vite si prepara al riposo invernale, i visitatori imparano a guardare al vino con occhi nuovi, fatti anche di colori”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025