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DAI TELEFONI AI RISTORANTI

Iliad presenta Piatti Chiari, guida gastronomica scritta dai dipendenti e fondata sulla trasparenza

Oltre 1.000 locali segnalati da 100 professionisti dell’azienda che per lavoro percorrono l’Italia da Nord a Sud e raccontano dove fermarsi a mangiare
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Piatti Chiari by Iliad porta in tavola il valore della trasparenza

Di guide ai ristoranti ce ne sono tantissime, ma mancava ancora una creata da una compagnia telefonica. E ora, chiarezza, semplicità, rispetto son i valori su cui si fonda “Piatti Chiari”, la prima guida gastronomica ideata e promossa dall’operatore telefonico Iliad, con il contributo di Passione Gourmet. Un’iniziativa che, spiegano gli ideatori, affonda le sue radici nella quotidianità dell’azienda e delle migliaia di persone che ogni giorno vivono il territorio per costruire e manutenere le infrastrutture Iliad, e raccontano le offerte chiare e trasparenti pensate per mettere le persone sempre al centro. E a dimostrazione del legame diretto con il territorio arriva una guida scritta dagli stessi dipendenti, i cosiddetti Palati Sinceri: oltre 100 professionisti che, nel loro lavoro sul campo e fuori dagli uffici, hanno frequentato e segnalato più di 1.000 locali in cui si sono sentiti accolti, dove si mangia bene e il conto è sempre chiaro.
“Possiamo lavorare sulle antenne, accogliere gli utenti nei nostri punti vendita o lavorare dalle nostre sedi, ma prima o poi abbiamo tutti fame - ha commentato Benedetto Levi, ad Iliad Italia - da qui nasce l’idea di una guida gastronomica che parla di noi partendo da un gesto semplice come sedersi a tavola insieme e che lo fa senza giri di parole: in modo trasparente, diretto, chiaro”. Il risultato è un viaggio culinario attraverso l’Italia, da Nord a Sud proprio come le reti Iliad, tra trattorie, wine bar, osterie, pizzerie, cucine dal mondo, panetterie e pasticcerie, in cui trovano spazio anche luoghi in cui la ristorazione diventa strumento di inclusione e crescita. Come PizzAut a Monza, il progetto fondato da Nico Acampora con l’obiettivo di integrare i ragazzi autistici nel mondo del lavoro, Il Tortellante a Modena, associazione di inclusione sociale supportata dallo chef stellato Massimo Bottura insieme alla moglie Lara Gilmore nella cui Bottega è possibile acquistare i tortellini fatti a mano da ragazzi autistici, o Roots, sempre a Modena, che offre opportunità di emancipazione a donne provenienti da tutto il mondo. Tutti gli indirizzi sono stati scelti per la capacità di offrire un’esperienza autentica e accessibile, con una ristorazione di qualità a prezzi chiari e corretti: uno scontrino medio di 35 euro per un pasto completo, e mai sopra i 50 euro a persona totali.
Nella lettura della guida si susseguono i ritratti dei Palati Sinceri, gli autori delle recensioni nonchè rappresentanti dei professionisti di Iliad, che da un lato mostrano la varietà di ruoli e competenze che convivono nell’azienda (tra tecnici, figure commerciali, consulenti customer care, team di comunicazione e delle risorse umane) e dall’altro raccontano chi sono, di come il proprio lavoro lo porta a conoscere il territorio, del perché ha scelto quei locali e che cosa significhi portare in tavola la semplicità. A loro si affianca il lavoro dei professionisti della critica di Passione Gourmet, che ha collaborato alla cura della guida garantendo competenza gastronomica, organizzando e valutando le segnalazioni per trasformarle in una selezione coerente e affidabile. Il prodotto finale è una guida “scritta a più mani”, un omaggio alla critica gastronomica partecipata, sulla scia dell’intuizione di Tim e Nina Zagat, che, negli Anni Settanta del Novecento, hanno rivoluzionato il mondo delle guide creando un modello basato sulle esperienze e sul contributo diretto dei lettori.
Nell’opera (disponibile nelle librerie e online al prezzo di 15 euro) anche il “Premio Piatti Chiari”, dedicato ai locali che si distinguono per un approccio particolarmente sincero e coerente, in linea con i valori del brand: sono 132 quelli insigniti del riconoscimento, il 13% della selezione totale, sulla base di quattro criteri di valutazione: dettaglio dei piatti nella ricevuta fiscale o scontrino, chiarezza del menu, disponibilità al confronto e costo dell’acqua. “Il Premio Piatti Chiari vuole riconoscere quei luoghi che scelgono la strada della sincerità in ogni dettaglio: dalla qualità dei piatti all’ambiente, dal servizio al conto finale - ha spiegato Alberto Cauzzi, critico gastronomico, curatore della guida e founder Passionegourmet.it - Premiare la trasparenza significa premiare la coerenza e il rispetto verso il cliente, valori tanto semplici quanto rari. In un panorama gastronomico spesso dominato dalla ricerca dell’effetto, Piatti Chiari celebra invece chi mette al centro ciò che conta davvero: sostanza, accoglienza e verità”.

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