A 19 anni, tra sogni nel cassetto - come quello di “diventare uno dei migliori chef al mondo” - e spavalderia “qb-quanto basta”, in cucina, si possono avere molta passione e tanto talento, accanto ad una sana dose di energia e coraggio: ecco gli ingredienti di Valerio Braschi, da giovane studente di Santarcangelo di Romagna a nuovo “MasterChef d’Italia”, il n. 6 nella storia italiana del più celebre talent show di cucina, che conferma il suo successo di pubblico ad ogni edizione, mettendo insieme buona cucina, personalità del mondo wine & food e la sfida.
Dopo l’ultimo Invention Test, gli scarti e gli avanzi del cibo trasformati in piatti stellati da chef come Igles Corelli, Pietro Leeman e Matias Perdomo, con le cinque portate del suo menu degustazione “Valerio 18.0” (“Il mare”, “Ricordo di un amico”, “L’apparenza inganna”, “Black cod in olio cottura” e “Semifreddo di Lorenzo”, con il quale doveva raccontarsi attraverso piatti innovativi e creativi, ha superato due toste avversarie, Gloria Enrico con il menu “Pazzamente ligure” e Cristina Nicolini con “L’elegranza della semplicità”, nella prima finale a tre nella storia del programma (aggiudicandosi 100.000 euro in gettoni d’oro, e la pubblicazione del suo primo libro di ricette), conquistando la severissima e celeberrima giuria, composta da Bruno Barbieri, Joe Bastianich, Antonino Cannavacciuolo e Carlo Cracco. E sarà proprio Cracco, il più celebre chef italiano della Tv, questa volta, a lasciare la cucina di “MasterChef Italia” - ma non il piccolo schermo, dove continuerà con “Hell’s Kitchen” - dove, da rumors sempre più insistenti, arriverà Antonia Klugmann, chef del Ristorante Venissa (fiore all’occhiello del progetto di ospitalità a 360° voluto dalla storica griffe veneta Bisol, sull’isola di Mazzorbo-Burano a Venezia, ndr) e oggi ai fornelli, e nell’orto, del suo “L’Argine” a Vencò (Gorizia), una stella Michelin, maestra della cucina di territorio e di stagione e prima chef donna alla conduzione di “MasterChef”.
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