Una forma di pecorino da 250 chili, 50 in più del primo sale già realizzato nel 2000: così Giuseppe Caruso, imprenditore quarantenne di Aidone (Enna) e titolare di un caseificio con 20 dipendenti, vuole entrare nel Guiness dei primati. "Siamo a quota 250 chili - ha spiegato - mi chiedo se non ci sia qualcuno disponibile a confrontarsi con questa mia fatica, che comporta dispendio di energie fisiche, ma anche economiche". La forma da due quintali e mezzo attualmente è esposta in un supermercato di Torino. La ricetta del suo pecorino, tramandatagli dal padre, è top secret. L'unico particolare che Giuseppe Caruso si lascia scappare riguarda il tipo di contenitore, costruito con il giunco.
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