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A CAPODANNO TRIONFA IL MADE IN ITALY: 2,6 MILIARDI DI EURO SPESI TRA COTECHINI, SPUMANTI E LE ALTRE LECCORNIE DELLA TRADIZIONE. A DIRLO LA COLDIRETTI

Cotechini e zamponi battono i piatti a base di salmone, ostriche e caviale, mentre lo spumante made in Italy vince ogni sfida con il 98% dei brindisi nazionali. A casa o al ristorante, per festeggiare il Capodanno 2009 gli italiani spenderanno a tavola circa 2,6 miliardi di euro: lo stima la Coldiretti per il tradizionale cenone di fine anno.

Nonostante la forte variabilità di spesa tra quanti hanno deciso di trascorrere la notte più lunga dell’anno tra le mura domestiche e quanti hanno preferito rinunciare a cucinare, a farla da padrone in tutte le tavole, secondo la Coldiretti, è lo spumante con 60 milioni di bottiglie che saranno consumate nel corso delle feste di fine anno, tra case private, ristoranti, piazze e luoghi di intrattenimento in Italia. Saranno in molti a brindare all’insegna dello stile made in Italy anche all’estero dove, con lo scoccare della mezzanotte, saranno state stappate altre 60 milioni di bottiglie anche per effetto dell’aumento record delle esportazioni sia in valore (+29%) che nel numero di bottiglie spedite (+19%) nei primi 9 mesi del 2008, secondo i dati Istat.

Tra i piatti in tavola a base di carne i più gettonati sono i tradizionali cotechini e zamponi con un consumo di 8 milioni di chili, sostanzialmente in linea con lo scorso anno, anche se, sottolinea la Coldiretti, è aumentata la domanda per quelli artigianali magari acquistati direttamente dagli allevatori. Tra le oltre 5.000 tonnellate di lenticchie chiamate a “portar fortuna”, particolarmente ricercate sono quelle Castelluccio di Norcia Igp, ma anche quelle inserite nell’elenco delle specialità tradizionali nazionali, come le lenticchie di S. Stefano di Sessano (Abruzzo), di Valle Agricola (Campania), di Onano, Rascino e Ventotene (Lazio), per non parlare di quelle molisane, di Villalba e Ustica (Sicilia) o di quelle umbre.

Insieme a piatti comuni della tradizione saranno molte le specialità locali portate in tavola durante l’ultima notte dell’anno: se in Emilia Romagna la festa sarà accompagnata dagli immancabili tortellini, nelle tavole della Lombardia vinceranno i risotti, mentre in Piemonte saranno gli agnolotti a farla da padrone, mentre gli spaghetti saranno i più gettonati in tutto il Mezzogiorno, tranne in Sardegna dove sulle tavole si preferiranno i classici gnocchetti.

Da segnalare il ritorno della polenta, considerato un piatto povero ed economico, anche se il costo varia di molto a seconda dei prodotti che l’accompagnano: carne al sugo, con formaggi, funghi e verdure, cacciagione, e, in Veneto, molto diffusa per Capodanno, è la polenta accompagnata dal baccalà. Del resto uno dei piatti più tipici della tradizione italiana, quale è la polenta, farà forse la sua comparsa anche nel menù di fine anno del neo Presidente degli Stati Uniti Barak Obama, secondo quanto riportato dal “Metropolitan Post”. La polenta tagliata a fette o fritta insieme allo spezzatino, inoltre, è un ottimo modo per riutilizzare i prodotti rimasti in tavola e ridurre così gli avanzi delle feste che, secondo la Coldiretti, ammontano complessivamente a quasi un terzo dei prodotti acquistati durante le festività di fine anno.

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