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“A cena con Montalbano”: Parigi omaggia Andrea Camilleri nel centenario della nascita

Un evento con le eccellenze della gastronomia siciliana e le etichette by Duca di Salaparuta e Florio, tra le cantine-simbolo dell’isola
ANDREA CAMILLERI, DUCA DI SALAPARUTA, FLORIO, PARIGI, SICILIA, Non Solo Vino
Una cena tutta siciliana a Parigi celebra i 100 anni dalla nascita di Camilleri

Un evento all’insegna della sicilianità per celebrare i 100 anni dalla nascita di Andrea Camilleri, figura di spicco della cultura nazionale e della letteratura contemporanea: oggi, 19 marzo, a Parigi, va in scena “A cena con Montalbano”, una serata promossa dall’Accademia Italiana della Cucina (Aic), associazione attiva nel mondo per tutelare la cultura della civiltà della tavola. Al centro le eccellenze della gastronomia siciliana e i vini by Duca di Salaparuta e Florio, tra le cantine-simbolo dell’isola, capaci di incarnare da sempre la sua anima coraggiosa e resiliente.
“Celebriamo un autore geniale, un simbolo dell’identità siciliana - sottolinea Roberto Magnisi, direttore delle cantine Florio e Duca di Salaparuta - questo appuntamento non è una semplice cena, è un’opportunità di racconto che diamo a noi stessi fuori dai nostri confini, guardandoci negli occhi, restando in ascolto, e dove il buon cibo e il buon vino diventano il linguaggio più autentico. E senza la visione e il sostegno di Laura Giovenco Garrone, delegata dell’Aic, delegazione Parigi Montparnasse, tutto questo non sarebbe stato possibile”.
L’evento, ospitato dal Lycée Hôtelier Guillaume Tirel (il più importante liceo alberghiero di Francia), vedrà protagoniste le eccellenze agroalimentari della Sicilia, Regione Europea della Gastronomia 2025, e i vini Doc delle storiche cantine Florio e Duca di Salaparuta. Andrea Camilleri, uomo eclettico e poliedrico, con il carisma delle sue storie ha portato la Sicilia oltre confine: tra le più iconiche quelle legate al Commissario Montalbano, il poliziotto di Vigata che, indagine dopo indagine, tira fuori il meglio e il peggio di una terra immaginaria, ma comunque vera e non tanto estranea a quella reale, protagonista di un menu pensato appositamente per l’evento.
Sulla scia dei sapori e delle memorie di Vigata, si comincerà con i tradizionali arancini di Montalbano, buoni come quelli preparati dalla cameriera Adelina, e sarde a beccafico, per le quali il Commissario avrebbe fatto carte false nel “Ladro di Merendine”. Un antipasto sfizioso che verrà accompagnato dai sentori agro-marini di un altro figlio del Mediterraneo, il Marsala Vergine, un’interpretazione suadente e profondamente salina del più noto vino liquoroso italiano nel mondo.
A seguire la pasta ncasciata, la preferita del Commissario Montalbano, tanto da comparire anche nella serie televisiva a lui dedicata. Ragù, melanzane fritte, caciocavallo, pecorino e uova sode per una portata ricca, nutriente, emblematica nei pranzi della domenica siciliana e che, nel salotto gastronomico parigino del Lycée Hôtelier Guillaume Tirel, verrà esaltata dai profumi del Nero d’Avola, alleggeriti dal Merlot che ne ingentilisce anche il gusto .Ovvero il Triskelè, un blend raffinato di due vitigni diversi ma complementari, che ben rappresentano il calore della Sicilia.
La celebre cantina di Casteldaccia si intrattiene a tavola e sfoggia il simbolo del rinascimento dell'enologia siciliana, il Nero d’Avola in purezza, fresco e verticale, con un tannino dolce ed avvolgente: al Duca Enrico, nell’annata 2020, l’onere di accompagnare ‘di persona personalmente’ un falsomagro, i brusciuluni di carne della signora Fazio, battuto di manzo sottile che avvolge un vizioso ripieno di uovo sodo, salame e pecorino a pezzetti. Immancabile poi la degustazione della caponatina, preparata rigorosamente secondo la ricetta di Adelina, il Ragusano Dop, formaggio piacevolmente piccante, e dell’insalata di finocchi e arance, nel segno di una genuinità rurale. “A cena con Montalbano” non poteva che chiudersi in dolcezza, con i gioielli della pasticceria siciliana, e quindi con un fragrante cannolo di ricotta (di pecora), la pasta reale al pistacchio, la crispella di San Giuseppe e l’intramontabile cioccolato di Modica; una delizia continua che fa scrusciu di felicità fino all’ultimo boccone, e che con l’aromaticità e l’eleganza del Marsala Semisecco Florio diventa un naturale prodigio dei sensi.
“Siamo una terra da sorseggiare, gustare, da amare - conclude Roberto Magnisi - siamo la Regione Europea della Gastronomia 2025, un grande riconoscimento che vorremmo onorare con un vero e proprio progetto di esperienza: organizzare stabilmente nei nostri spazi pranzi o cene con Montalbano, dove la civiltà del convivio familiare nel segno di un grande scrittore come Andrea Camilleri - nel centenario della nascita - diventa fonte di un nutrimento intimo, un momento per ritrovare se stessi attraverso la bellezza della parola, del paesaggio e dei luoghi, e soprattutto l’identità della nostra cucina, un patrimonio straordinario, oggi più che mai conosciuto e riconosciuto nel mondo”.

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