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A DIFESA DEL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE PER IL MINISTRO ROMANO NON C’È ALTRA STRADA CHE L’ALLEANZA FRA PRODUTTORI, ORGANIZZAZIONI E CONSUMATORI. SOLO COSÌ “SI POTRÀ DIFENDERE LA QUALITÀ DELLA NOSTRA PRODUZIONE” ... L’ESEMPIO DEL RISO ITALIANO

L’agroalimentare italiano si fonda sulle tradizioni e sull’identità culturale dei nostri prodotti. Ed è proprio su questi valori che il governo cerca di fare leva per difendere il made in Italy. Serve però un lavoro correlato, una collaborazione fra produttori, organizzazioni di settore e consumatori per arrivare ad una corretta promozione e salvaguardia dei nostri prodotti. La pensa così il Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano.

“La difesa del made in Italy, anche e soprattutto in agricoltura, non può che passare da un’alleanza forte e sinergica tra il mondo della produzione, le organizzazioni di settore e i consumatori. La promozione del nostro sistema agroalimentare, tra i primi al mondo, non può quindi prescindere dalla valorizzazione di quegli aspetti che riguardano la nostra identità culturale e le nostre tradizioni. La ricchezza e la qualità dei nostri prodotti sono valori da presidiare e in tal senso il ministero delle Politiche Agricole si muoverà all’insegna della tutela della nostra produzione e del nostro mercato (che è cosa ben diversa dal protezionismo), dalla etichettatura dei nostri prodotti, dalla lotta alla contraffazione e dalla conseguente sicurezza agroalimentare che è essenzialmente una battaglia per la nostra salute e per la difesa della qualità della nostra produzione”.

Un esempio della potenza agroalimentare italiana a livello europeo è rappresentata dalle risaie di Vercelli. La zona piemontese con i suoi 74.000 ettari di terreno coltivato si colloca al primo posto in Europa per produzione di riso. “Il riso - conclude Romano - è una voce importante del nostro settore primario; e l’Italia, anche nella risicoltura, primeggia nel mondo per la sua qualità”.

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