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IL RICONOSCIMENTO

A James Suckling il “premio internazionale” di Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi

Al giornalista e critico il premio dell’associazione che, con l’ingresso di Tenuta San Leonardo, riunisce 18 cantine top del Belpaese

Dopo Burton Anderson, Jens Priewe e Monica Larner, firme di primissimo piano del giornalismo del vino internazionale focalizzato sull’Italia del vino, ora è un altro n. 1 come James Suckling, firma di lungo corso, per tanti anni a “Wine Spectator” e diventato poi punto di riferimento, soprattutto in Asia, con il suo jamessuckling.com, a ricevere il “Premio Internazionale” assegnato da Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi. Che ora, con l’ingresso di un altro nome prestigioso come quello della Tenuta San Leonardo della famiglia Guerrieri Gonzaga, in Trentino, mette insieme 18 cantine come Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Antinori, Argiolas, Col d’Orcia, Ca’ del Bosco, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Jermann, Lungarotti, Masi, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Rivera, Tasca d’Almerita, Tenuta San Guido, Tenuta San Leonardo e Umani Ronchi, che, insieme, esprimono un fatturato di 600 milioni di euro (il 4,3% del giro d’affari totale del vino italiano nel 2022), di cui oltre il 55 % all’estero con un valore di 350 milioni di euro (il 4,4% della quota export complessiva del vino tricolore del 2022).
“James Suckling rappresenta da anni un punto di riferimento essenziale nella comunicazione di settore - ha spiegato Piero Mastroberardino, presidente di Istituto Grandi Marchi - al punto da essere collocato, da una testata importante come “Forbes”, nel gotha dei più influenti critici enologici al mondo. Il nostro premio vuole essere appunto un riconoscimento alla sua attività di divulgatore dei vini di qualità in generale e di quelli italiani e dei territori che questi vini esprimono in particolare. Un impegno, il suo, assolutamente in linea con la mission che l’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi persegue dalla sua fondazione e che ha come base quella di promuovere il meglio della nostra produzione presso i mercati internazionali”.
Un “cantore” dell’Italia del grande vino nel mondo, James Suckling, secondo il quale, come ha spiegato in un’intervista a WineNews, che sarà on line domani, “il vino italiano ha ancora tante opportunità da cogliere nei mercati asiatici, che sono tanti e diversi. La Cina è un mercato difficile, ma altri come Thailandia, Giappone e Singapore danno grandi opportunità. Seoul, in Corea del Sud, in 10 anni sarà la città più importante per il commercio del vino”, ha detto Suckling. Che, da qualche tempo, ha comprato anche un vigneto in Nuova Zelanda. E che se dovesse investire in Italia, ha detto, lo farebbe in Sicilia, “che è una regione bellissima, non solo se si parla di Etna, ma anche di Vittoria e di Noto, per esempio, e di varietà di uva come Nero d’Avola e Frappato che mi piacciono moltissimo. Mi sto guardando intorno, vedremo ...”.

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