Sono otto i “grandi mieli d’Italia”, che hanno vinto il premio “Tre gocce d’oro”, tra i 323 diversi mieli valutati da una giuria dell’Albo nazionale degli esperti in analisi sensoriale del miele, a Castel San Pietro Terme. I vincitori sono un miele di agrumi, prodotto da Andrea Paternoster di Vigo di Ton (Trento); un miele di cardo prodotto dalla Cooperativa Apistica Mediterranea (di San Sperate a Cagliari), nei pascoli del Campidano; un miele di castagno prodotto da Anacleto Mario De Luca, di Cison di Valmarino (Treviso); uno di corbezzolo prodotto da Tomaso Desole di Monti (Sassari), che ha ottenuto anche il premio alla carriera; uno di melata prodotto da Carlo La Bella di Ferentino (Frosinone); uno di millefiori prodotto da Maria Zenti di Sant’Arcangelo (Potenza); un miele di acacia prodotto da Alberto Magnani di Pavia a S.Marsano Castel San Giovanni (Piacenza), e infine un miele di tiglio prodotto da Angelo Ghilardi di Grosotto (Sondrio), nelle “Selve del Dom”.
La giuria ha anche attribuito ad altri 57 mieli le “Due gocce d'oro” e a 74 “Una goccia d’oro”. Al concorso hanno partecipato 181 apicoltori con 323 diversi mieli, provenienti da tutta Italia. I mieli più numerosi in concorso - di 34 varietà diverse - sono stati il millefiori (99), l’acacia (67), il tiglio (29), il castagno (23) e gli agrumi (14). I più rari: trifoglio rosso, rododendro, lampone, santoreggia e rovo, tutti con un solo campione in concorso. Le “Tre Gocce d’oro” sono state assegnate ai mieli che, oltre ad essere perfetti dal punto di vista qualitativo, si sono distinti per aver raggiunto il punteggio pieno all’esame organolettico. L’altissima qualità dei mieli italiani, rigorosamente vergini e integrali (non miscelati o sottoposti a filtrazione e trattamenti termici), unita alla grande varietà di mieli uniflorali (oltre 50), cioé mieli prodotti dalle api col nettare di un’unica specie botanica, rendono la produzione italiana - dicono gli esperti del settore - tra le migliori al mondo.
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