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VINO E RICONOSCIMENTI

A Riccardo Cotarella, n. 1 degli Enologi italiani, il “Wine Awards 2023” di “Der Feinschmecker”

Premio alla carriera dalla prestigiosa rivista tedesca, a colui che “ha inventato e perfezionato la professione di enologo globale e flying winemaker”
DER FEINSCHMECKER, MAURIZIO ZANELLA, RICCARDO COTARELLA, WINE AWARDS, Mondo
A Riccardo Cotarella il “Wine Awards 2023” alla carriera di “Der Feinschmecker”

“Dal Papa a Sting, Riccardo Cotarella ha inventato e perfezionato la professione di enologo globale e flying winemaker. Lui e il suo team hanno consigliato innumerevoli aziende vinicole in tutto il mondo, elaborando sempre il loro terroir e carattere individuale senza raggrupparli insieme in termini di gusto. Con questo premio, “Der Feinschmecker” riconosce il suo punto di forza unico e il suo lavoro creativo nel mondo del vino”. Per questi motivi Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi e co-presidente Union Internationale des Oenologues, produttore in proprio con l’azienda fondata da lui e dal fratello Renzo, Famiglia Cotarella, oggi guidata dalle loro figlie, Dominga, Marta ed Errica Cotarella, e tra i consulenti enologi più importanti del Belpaese e non solo, è stato premiato ad Amburgo con il “Wine Awards 2023” alla carriera da “Der Feinschmecker”, rivista di riferimento del panorama enogastronomico tedesco. Un riconoscimento importante, che è anche un riconoscimento alla scuola enologica italiana, e che fa il paio con quello di “Wine Legend”, andato a Maurizio Zanella, pioniere visionario della Franciancorta, anima di Ca’ del Bosco di cui tutt’oggi è presidente (benché la cantina dal 1994 sia sotto l’egida del Gruppo Santa Margherita, come avevamo raccontato qui).
“È un riconoscimento che mi inorgoglisce e mi dà nuovi stimoli per continuare a dare il mio contributo all’enologia e al mondo del vino in generale. Ricevere un riconoscimento alla carriera - commenta Cotarella - significa aver fatto qualcosa di buono, ma è anche un impegno a tramandare il proprio sapere, soprattutto in un contesto come quello che stiamo vivendo. Mai come oggi è fondamentale l’approccio scientifico alla nostra professione e nel continuare la professione sarà mio compito cercare di far capire, soprattutto ai giovani colleghi, l’importanza del rigore e del metodo, ingredienti indispensabili, assieme alla passione, per svolgere al meglio il nostro lavoro. Scienza e amore per la vigna e per la professione sono, ad esempio, i pilastri fondamentali della vendemmia in corso. Una vendemmia particolarmente complessa a causa di una stagione climaticamente difficile, ma stiamo toccando con mano che, laddove la tecnica è stata applicata in maniera scrupolosa, abbiamo delle uve che ci regaleranno vini di ottima qualità”.

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