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A SAN MARTINO E’ FESTA NEGLI ORTI SLOW FOOD PENSATI PER LE SCUOLE: L’11 NOVEMBRE IN OLTRE 300 ORTI D’ITALIA E’ DI SCENA LA “FESTA NAZIONALE DELL’ORTO IN CONDOTTA” CON IL MIELE PROTAGONISTA. FOCUS: “ORTO IN CONDOTTA” E LA SFIDA DI 1.000 ORTI IN AFRICA

Studenti e insegnanti, genitori, nonni, cuochi e produttori, tutti in festa il giorno dell’estate di San Martino, mettendo a riposo l’orto coltivato con cura durante l’anno: l’11 novembre è la “Festa Nazionale dell’Orto in Condotta”, all’edizione n. 3, negli oltre 300 orti creati in Italia da Slow Food per le scuole. Il protagonista è il miele, che i bambini assaggeranno alla cieca nelle sue varietà nel “Gioco del Piacere sul Miele”, per eleggere il “miele preferito dell’Orto in Condotta”. E poi, in ogni scuola, con la propria Condotta e le comunità locali, ci saranno tante iniziative per festeggiare la fine dell’anno agrario: incontri con apicoltori, laboratori gastronomici e la presentazione di ricette con il miele, per raccogliere quelle che più valorizzano la tradizione gastronomica locale in un ricettario per il “Terra Madre Day” (10 dicembre), quando nel mondo si celebra il cibo locale (info: www.slowfood.it).

Focus - Il progetto “Orto in Condotta” e la sfida dei 1.000 orti in Africa
Il progetto ”Orto in Condotta” conta in Italia 312 orti scolastici. A metà degli anni Novanta nasce a Berkeley (California) il primo ”School Garden” di Slow Food, pensato e ”coltivato” da Alice Waters, vice-presidente Slow Food Internazionale. In Italia l’“Orto in Condotta” prende avvio nel 2004 divenendo lo strumento principale delle attività di educazione alimentare e ambientale nelle scuole.
L’obiettivo è quello di educare i bambini a un rapporto con il cibo, partendo dalla cura dell’orto, a conoscere i prodotti locali, a scoprire l’importanza della biodiversità, del rispetto dell’ambiente, del recupero dei saperi e dei sapori degli anziani.
Proprio in quest’ottica Slow Food promuove la rete degli ”school garden” in tutto il mondo, ma non solo, da quest’anno, in occasione di ”Terra Madre 2010” lancia una grande sfida: realizzare 1.000 orti in Africa. Un progetto che vuole esser educativo, per tutte le età e le professioni, nell’ottica di riconsegnare le terre ai loro popoli.
Nelle varie regioni africane saranno avviati orti scolastici, comunitari, urbani e periurbani per offrire, a fianco dello strumento educativo, un mezzo di sussistenza e di rilancio un’economia locale sostenibile. Tutti quanti verranno infatti coltivati secondo le tecniche dell’agroecologia, privilegiando le varietà locali e prevedendo la consociazione fra alberi da frutta, ortaggi ed erbe medicinali.

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