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CENONE DI CAPODANNO

A San Silvestro locali pieni e brindisi tricolore: giro d’affari a 445 milioni di euro

Analisi Fipe: 5,6 milioni di persone al ristorante, 1,6 milioni di bottiglie stappate (nel 64% delle tavole di bollicine italiane)
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Capodanno, ottimismo e brindisi italiani nei locali del Balpaese

Come ogni anno, saranno tanti gli italiani che scelgono di aspettare il nuovo anno fuori dalle mura domestiche: per la precisione, 5,6 milioni, divisi in oltre 78.000 ristoranti aperti per la notte di San Silvestro, in leggera diminuzione sul 2018 (-1,3%), come rivelano i dati Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi. C’è ottimismo tra gli operatori che, in ben 3 casi su 4, ritengono abbastanza probabile il tutto esaurito nel proprio locale. Nello specifico, il 37,8% è assolutamente convinto che ci sarà il pienone, il 37,8% lo ritiene assai probabile e solo il 24,4% si dichiara scettico. Per quanto riguarda la tipologia di offerta, 8 ristoranti su 10 si concentrano sul cenone, gli altri su cenone e a seguire il veglione di mezzanotte, con la spesa media che per il primo caso sarà di 80 euro, che salgono a 105 per il secondo, per un giro di affari complessivo che ammonterà a 445 milioni di euro. Inoltre, per la fine dell’anno si registra una grande attenzione da parte dei ristoratori verso i prodotti made in Italy: su un totale di 1,6 milioni di bottiglie stappate, lo spumante italiano avrà l’esclusiva nel 64% dei locali, in 1 ristorante su 4 si potrà scegliere se festeggiare con bollicine nostrane o Champagne e solo in poco più del 10% dei locali l’offerta si limiterà alle bollicine francesi.

“La notte di San Silvestro è un appuntamento fondamentale - spiega Lino Enrico Stoppani, presidente Fipe - per tanti ristoratori italiani. Anche quest’anno parliamo di numeri molto importanti per il nostro settore. Ci fa piacere constatare che cresce l’attenzione degli operatori nei confronti dei prodotti italiani. Ne è testimonianza il fatto che in 2 ristoranti su 3 si punterà sull’ottimo spumante italiano. Si riscopre anche l’abbinamento tra spumante dolce e dessert, un ritorno a quel connubio che ha caratterizzato le feste di Natale di generazioni di italiani. Speriamo che questo dato sia di buon auspicio per il prossimo 2020”.

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