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A SORPRESA NEL 2009 SARANNO I PAESI EMERGENTI I MAGGIORI SOSTENITORI DELLE ESPORTAZIONI DEL MADE IN ITALY: SECONDO LE PREVISIONI UNIONCAMERE-ASSOCAMERESTERO, ANCHE L’AGROALIMENTARE TRA I PRAGONISTISTI DELL’EXPORT

Nonostante i venti di crisi, il made in Italy continuerà a segnare un andamento positivo sui mercati internazionali nel 2009 e il ritmo dell’export dei nostri prodotti sarà sostenuto, a sorpresa, dai Paesi petroliferi e dalle economie emergenti - dalla Russia alla Cina, dalla Turchia fino all'India - la cui domanda tenderà a contrastare il rallentamento delle vendite verso i paesi industrializzati: sistema moda, mobili, agroalimentare, meccanica e elettronica saranno i “magnifici cinque”, protagonisti del mercato internazionale, facendo registrare le dinamiche più positive, a conferma del cambiamento in atto dei modelli di specializzazione del sistema produttivo e dei processi di restyling e riqualificazione dell’industria italiana. E’ il “sospiro di sollievo” che emerge dalle previsioni dell’indagine promossa da Unioncamere e Assocamerestero sull’andamento tendenziale delle esportazioni italiane nei primi tre mesi del nuovo anno.

Dopo la Germania, l’Italia è il maggiore esportatore europeo verso i Paesi extra Ue, e proprio l’export all’insegna delle migliori produzioni made in Italy rappresenterà nell’attuale panorama di crisi l’arma vincente per resistere alla tempesta finanziaria. L’agroalimentare italiano sarà tra i protagonisti dell’andamento positivo dell’export nel primo trimestre del 2009, con una crescita a ritmi sostenuti delle importazioni dei nostri prodotti, in particolare verso la Cina e la Turchia: quest’ultima, secondo le previsioni, dovrebbe confermare il trend dell’ultimo anno, crescendo del 69%, mentre il 65,5% di incremento cinese, che porta le stime delle vendite medie da 6 milioni di euro dell’analogo periodo del 2008 a oltre 9 milioni, sarebbe una novità legata a due fattori decisivi, quali il mutamento dei gusti del mercato e la recente caduta di alcuni dazi.

Protagonista della velocità di crescita dell’export del settore della moda sarà la Russia (+32%) - fermo restando il primato della Germania, quale principale mercato di sbocco delle nostre merci, ma con segno negativo nel primo trimestre 2009 rispetto agli anni passati - tanto da “scalzare” gli Stati Uniti dalla seconda posizione della classifica, stabilmente occupata fino alla fine del 2008. Ancora la Russia (+11%), insieme a Cina (+19%) e Turchia (+19%) saranno i paesi che faranno registrare le variazioni positive più significative dell’export italiano di arredamento e design.

L’andamento delle esportazioni italiane del settore della meccanica appare strettamente correlato al livello di sviluppo della struttura produttiva dei Paesi di destinazione e dunque alla loro necessità di industrializzazione diffusa e di modernizzazione degli impianti produttivi esistenti: ciò spiega il trend positivo dell’export italiano verso India (+60%) e Russia (+4%), dove la rapida progressione dell’industrializzazione ha sostenuto negli ultimi anni le nostre esportazioni.

La Germania si conferma un importante mercato di riferimento per le vendite di strumenti elettronici e di precisione, con una crescita stimata del 5% nel primo trimestre 2009. Negli ultimi anni i prodotti italiani del settore hanno guadagnato posizioni anche in mercati come Russia e Cina, e pure l’export verso l’India e il Brasile farà registrare dei buoni risultati, mentre sono previste diminuzioni per gli Stati Uniti.

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