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A tutela della filiera, e della salute dei consumatori di bevande analcoliche in bottiglie in Pet, ecco il “biotappo”: depositato il brevetto che usa vernici cangianti per vedere “a occhio” se il contenuto di una bottiglia è conservato correttamente

Come sapere, al di là di ogni ragionevole dubbio, se la bevanda analcolica di una bottiglia in Pet ha rispettato la filiera di conservazione, e che il suo contenuto non è diventato un rischio potenziale per la salute del consumatore? A rispondere a questa domanda, con tanto di brevetto recentemente depositato presso il Ministero dello Sviluppo Economico, è stato Cristian Fioriglio, biologo, dipendente catanese della Polizia di Stato e inventore del “biotappo”.
Usando vernici cangianti, infatti, il tappo permetterà, senza aprire una bottiglia in Pet, di capire con il suo colore se la filiera di conservazione è stata seguita, e quindi di prevenire patologie endocrine, o l’ingestione di sostanze inquinanti.
Secondo Fioriglio, la sua invenzione “permette al Controllo Qualità di verificare che negli step della filiera si è mantenuta una corretta conservazione dell’alimento, facendone un Ccp - un punto critico di controllo - a garanzia dei consumatori”.

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