A tutta birra ma ... sempre più in versione analcolica. Un prodotto che, sovente, si trova ben visibile tra gli sponsor degli eventi sportivi di richiamo a causa, molto probabilmente, anche del cambiamento dei consumi, tangibile tra le nuove generazioni, basti pensare che, nell’ultimo anno, negli Usa, la “bionda” in versione no alcool è cresciuta più di quella tradizionale.
Recentemente, poi, c’è stata anche la “svolta” delle Olimpiadi di Parigi, con AB InBev, il principale produttore di birra al mondo, partner olimpico mondiale fino al 2028 (e, quindi, anche per Milano - Cortina 2026 oltre che per i Giochi Paralimpici) con la birra ad alcol zero “Corona Cero”, prodotta dal “gigante” che ha nel proprio portafoglio oltre 500 marchi di birra molti dei quali universalmente conosciuti. E poi c’è Heineken che produce birra in Italia da 50 anni, presente sul territorio con i quattro birrifici di Comun Nuovo, Assemini, Massafra e Pollein e che, con più di 2.000 dipendenti, è oggi il primo produttore di birra nel nostro Paese, dove produce e commercializza oltre di 7 milioni di ettolitri di birra.
Un “colosso” che ha rinnovato, anche quest’anno, il sodalizio con la Formula 1, riconfermandosi Global Partner del Gran Premio d’Italia 2024, in programma dal 30 agosto all’1 settembre allo storico Autodromo di Monza, dove sarà presente con Heineken 0.0. Un palcoscenico ritenuto “ideale” e “in cui raccontare il proprio operato nella promozione del consumo responsabile, su cui Heineken è stata pioniera con un impegno avviato già nel 2004 e che si è concretizzato in innumerevoli iniziative negli anni”.
Un impegno che oggi, oltre a prevedere ogni anno almeno il 10% del budget media del brand in comunicazione sul tema del consumo responsabile, è rappresentato dal celebre slogan “When You Drive Never Drink” che comunica in modo inequivocabile i valori e la posizione senza compromessi dell’azienda. La campagna di Heineken affronta il tema del bere responsabile con il contributo del tre volte Campione del Mondo F1 Max Verstappen, che sottolinea come il “miglior pilota” sia sempre quello che non ha bevuto alcol. A meno che, ovviamente, non abbia scelto una Heineken 0.0 ...
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