Abbuffate alcoliche a stomaco vuoto, per sballarsi prima e più facilmente: il binge drinking non è un problema risolto, tutt’altro, visto che sono 3,3 milioni gli italiani che dichiarano di averlo fatto nel corso del 2014, soprattutto adolescenti maschi, ma non mancano i giovanissimi, che hanno tra gli 11 anni e i 17 anni, fascia di età in cui la somministrazione di alcol è vietata per legge. A lanciare l’allarme è la Relazione del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al Parlamento sugli interventi in materia di alcol e abuso.
Nel 2014, come raccontano i dati Istat analizzati dalla Relazione, il 10% degli uomini e il 2,5% delle donne con più di 11 anni hanno dichiarato di aver consumato 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione almeno una volta. Tra 11 e 15 anni a farlo sono poco più dell’1%, senza troppe differenze di sesso. Mentre tra i 15 e i 17 salgono a 7,4% tra i ragazzi e 4,6% tra le ragazze.
La percentuale maggiore si registra tra i 18 ed i 24 anni, fascia di età in cui dichiara di farlo il 21% dei maschi e il 7% delle femmine. Superata questa età critica le percentuali diminuiscono, per raggiungere i valori minimi nell’età anziana. Le bevute esagerate episodiche sono un fenomeno che il Ministero della Salute definisce “un serio problema di sanità pubblica”, che sottopone a “gravi rischi per la salute e la sicurezza non solo del singolo bevitore ma anche l’intera società”.
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