La rivoluzione nella moda con l’abito gourmet, la riscoperta dell’antico mais corvino, la convivialità della PECCO, la rivalsa dell’uva Olivella: quando il cibo e la cultura gastronomica passano dal glamour e dall’innovazione, tutto in mostra a BonTà, nel Salone delle eccellenze enogastronomiche dei territori italiani, in scena a Cremona dal 9 al 12 novembre (a cui parteciperanno oltre 2.000 prodotti artigianali dei tanti territori agricoli d’Italia). E tra cui non mancheranno le curiosità, come “l’abito gourmet - la moda che fa bene”, progetto della stilista di alta moda Angela Colosimo, che porta i suoi vestiti realizzati con ingredienti dolci, come caramelle o cioccolato, ma anche salati, come il pane, i tarallini e gli snack. Il tutto non solo per golosità, ma anche per lanciare un forte messaggio sociale, provocazione verso la magrezza eccessiva che ancora dilaga tra le modelle. Ma ci saranno anche delle riscoperte gastronomiche: a partire dal Mais Corvino, un tipo particolare di mais, dal chicco nero e allungato, che veniva coltivato dai Maya già nel 3.500 avanti Cristo ma che in Italia non si coltivava più dal 1700. E ha anche caratteristiche molto particolari: ha il doppio delle proteine e il 20% in meno di carboidrati rispetto al mais normale. Carlo Maria Recchia, 26 anni, è un giovanissimo imprenditore agrario che ha costruito la sua fortuna da una passione antichissima, l’amore per la terra e per l’agricoltura, che l’ha portato a essere il primo e unico produttore e distributore di Mais Corvino in tutta Europa. E anche quella dell’uva Olivella, una preziosa e buonissima uva da tavola originaria della Calabria tirrenica, quasi scomparsa e oggi tornata a vivere grazie all’imprenditore-enologo Alfonso Rombolà.
Spazio anche alla PECCO, la Piazza Etica Calabria Contadina, uno spazio aperto a tutti i consumatori calabresi, per gustare ed acquistare prodotti di eccellenza a km0, sia sotto forma di materie prime che di prodotto trasformato, ad un costo giusto, conveniente ed accessibile.
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