Osservatori regionali nell’Alto commissariato per la lotta alle contraffazioni alimentari istituito al Ministero delle Attività Produttive, con lo specifico compito di tutelare il consumatore. Ma anche un “marchio Italia” per difendersi dai falsi. E’ la richiesta che parte da Napoli dall’incontro sulla falsificazione del “made in Italy” nel settore alimentare promosso dall’Accademia Italiana della Cucina e dall’Unione Industriali.
La contraffazione dei prodotti alimentari di qualità, sia sul mercato nazionale che su quello globale, ha assunto proporzioni allarmanti, secondo l’Accademia Italiana di Cucina. La questione riguarda non solo la tutela dei marchi, ma anche i prodotti agroalimentari maggiormente falsificati, come ad esempio il vino.
“E’ necessario - spiega il presidente dell’Accademia Giuseppe dell’Osso - difendere il nostro patrimonio agroalimentare. Ci vorrebbe una forte sinergia con il Governo e con gli enti locali, puntare sulla ricerca scientifica e sull’innovazione tecnologica per raccogliere la sfida della
competitività a livello internazionale”.
Secondo l’Accademia, il potenziale a disposizione della produzione alimentare italiana è “immenso e deve essere tutelato con un “marchio Italia”. Solo in questo modo si potrà vincere la concorrenza dei falsi sfruttando la qualità dei prodotti italiani”.
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