Governo e Amazon insieme per proteggere le eccellenze enogastronomiche del Belpaese e l’Italia diventa il primo Paese al mondo a garantire tutela e promozione dell’agroalimentare di qualità certificata sulla nota piattaforma on line: è stato siglato ieri dal Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, l’accordo tra il Ministero e il colosso di Seattle, con un obiettivo chiaro, quello di rafforzare la tutela, la promozione, la valorizzazione e l’informazione dei prodotti agroalimentari italiani Dop e Igp verso i consumatori che acquistano su Amazon. Si tratta di uno “storico” memorandum di intesa con Amazon per proteggere i marchi di origine, tutelare i consumatori, le imprese e prevenire la contraffazione agroalimentare.
L’Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agro-alimentari (Icqrf) e Amazon rafforzano la collaborazione esistente per l’individuazione e segnalazione delle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale dei prodotti a Denominazione di Origine Protetta (Dop) e di Indicazione Geografica Protetta (Igp), nonché delle pratiche sleali relative alla corretta informazione sugli alimenti. L’accordo, con il monitoraggio quotidiano dei marketplaces online effettuato dall’Icqrf, aumenta la tutela online dei prodotti italiani con la certificazione di Denominazione di Origine Protetta e di Indicazione Geografica Protetta, consentendo ad Amazon di rimuovere tempestivamente i prodotti contraffatti.
“La tutela della qualità delle produzioni agroalimentari - ha affermato il Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli - rappresenta per l’Italia uno degli obiettivi principali della politica agroalimentare, poiché il nostro Paese ha il più alto numero di prodotti Dop e Igp in Europa. Questo accordo con Amazon, che negli ultimi anni ha implementato diversi programmi e innovazioni tecnologiche volti a tutelare clienti, venditori e marchi, conferma la qualità del lavoro svolto finora con l’Icqrf. Inoltre, questo accordo porterà a un rinnovato sostegno e a una maggiore tutela dell'agricoltura italiana e dell'immenso patrimonio agroalimentare del Paese”. Anche da parte di Amazon c’è soddisfazione per una intesa che rappresenta una novità importante. “È il primo accordo al mondo di questo tipo che Amazon ha firmato con un governo per tutelare le eccellenze enogastronomiche italiane - ha dichiarato Dharmesh Mehta, Vice President of Customer Trust & Partner Support di Amazon - supportando le piccole imprese che producono questi prodotti”.
Molti dei partner di vendita di Amazon sono, infatti, piccole e medie imprese e rappresentano la maggior parte dei prodotti fisici venduti nei negozi della piattaforma. Nel 2020, Amazon ha investito oltre 700 milioni di dollari e ha impiegato più di 10.000 persone per proteggere il negozio da frodi e abusi. Mariangela Marseglia, Country Manager, Amazon.it e Amazon.es ha sottolineato che questo accordo con il Ministero “garantisce un'esperienza di acquisto sicura e aiuta la ripresa della nostra economia attraverso l’export. Siamo lieti di dare il nostro contributo, che si inserisce nel più ampio impegno di Amazon finalizzato a supportare le 18.000 Pmi italiane che vendono nel nostro negozio, promuovere il made in Italy nel mondo e proteggere i marchi dalla contraffazione”.
Per la pandemia, Amazon ha investito 16 miliardi di euro per sostenere il business e l’esportazione delle Pmi in tutto il mondo. Oltre 200 realtà italiane hanno superato 1 milione di euro di vendite su Amazon per la prima volta nel 2020 senza dimenticare che i partner di vendita del Belpaese sono riusciti ad andare oltre i 600 milioni di euro di fatturato all’estero. Inoltre, a sostegno della loro crescita digitale, hanno creato finora oltre 50.000 posti di lavoro in Italia. Il settore primario che per l’Italia vale nel suo complesso oltre 260 miliardi di euro con questo accordo acquisisce una sicurezza in più in un periodo dove il “made in Italy” è sempre più bersagliato da “falsi” che evocano il Belpaese ma che sono lontanissimi dai nostri standard qualitativi.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024