Nella terra di Bacco, cresce il numero degli italiani che vanno pazzi per l'acqua minerale, la bevanda più diffusa e acquistata dalle famiglie che nel 97% dei casi, secondo dati Mineracqua, l'acquistano più o meno regolarmente durante l'anno, preferendo i consumi di acque lisce o piatte (66% del totale). I consumi crescono da un decennio, attestandosi sui 178 litri a testa del 2004 (mezzo litro al giorno) e l'industria delle acque minerali rappresenta una realtà produttiva ed occupazionale (7.500 dipendenti + 32.500 lavoratori nell'indotto tra distribuzione, macchinari e packaging) "significativa" per l'Italia che vanta, da oltre un decennio, il primato Ue, con una produzione/consumo pari al 28% di quella europea.
La realtà produttiva nazionale conta 150 aziende in esercizio e 161 stabilimenti presenti in tutte le Regioni italiane. Il Paese è infatti ricco di sorgenti: ne sono state censite circa 700 delle quali 265 imbottigliatrici, per una produzione totale di circa 11 miliardi di litri di acqua minerale (nel 1990 erano circa 6 mld), con caratteristiche e proprietà molto differenziate grazie al particolare sistema idrogeologico del territorio nazionale.
Un ventaglio di proprietà che è ora diventato il biglietto da visita dei locali di design: i più trendy cominciano a proporre la carta delle acque minerali per qualificare l'offerta di ristorazione, promuovendo nel locale degustazioni guidate con esperti che illustrano le caratteristiche organolettiche di ogni bottiglia. A rispondere all'esigenza di orientamento nel mare magnum delle minerali e acque di sorgente imbottigliate, fino a farne una strategia di marketing, è stato un piccolo imbottigliatore del made in Italy che ha avviato una campagna stampa con pubblicità comparativa tra 13 rinomati marchi, dei 252 in commercio, di acque minerali italiane.
L'idea della campagna promozionale è quella di mettere a confronto i dati forniti dagli stessi produttori sull'etichetta o su Acque minerali e di sorgente Italia Annuario 2005/2006, edito da Beverfood.
"Con l'informazione puntuale desunta dall'Annuario, unica fonte riconosciuta nel settore - ha detto il responsabile dell'ufficio commerciale e marketing dell'azienda imbottigliatrice torinese Gianluca Buzzegoli - abbiamo suggerito un nuovo spunto di riflessione nelle scelte di acquisto che ha trovato una risposta molto positiva dei consumatori. Dal punto di vista aziendale, volevamo contrastare le affermazioni iperboliche - secondo Buzzegoli - dei concorrenti sulle proprietà della propria acqua che non trovavano riscontro dai parametri in etichetta. La campagna non fornisce giudizi ma evidenzia in una tabella il residuo fisso, il sodio presente, l'altezza della sorgente, la durezza e l'eventuale qualità necessaria per l'alimentazione dei neonati. Una comparazione esplicita, senza rielaborazioni pubblicitarie, che è stata approvata dall'istituto di Autodisciplina ma che è stata contrastata dalla concorrenza, con un contenzioso ancora aperto con una multinazionale".
Sul sito dell'azienda a conduzione familiare che, dalla sorgente nelle Alpi Marittime produce 750 milioni di litri d'acqua minerale l'anno con un fatturato 2005 stimato a 100 milioni di euro (+36% rispetto al 2004), è richiedibile gratuitamente il kit per il test nitrati e il test durezza delle acque che viene recapitato a casa insieme a un vademecum tascabile sulle acque minerali. Sempre su internet Mineracqua, l'organizzazione imprenditoriale che riunisce, rappresenta e tutela le industrie italiane che confezionano acque minerali naturali, acque di sorgente e bevande analcooliche, ha in home page istruzioni su come si legge l'etichetta e la classificazione delle acque
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