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AD AQUILEIA CON GLI ANTICHI ROMANI: DAL 17 AL 19 LUGLIO VA IN SCENA “A CENA DA TRIMALCIONE” E GLI SPETTATORI SONO ANCHE COMMENSALI

Questa volta l’atmosfera dell’antica Aquileia, con le cene luculliane della Roma imperiale dai sapori speziati e scomparsi nel tempo, rivivrà davvero tra i resti di quella che fu la terza città romana. “A tavola con gli antichi romani”, evento enogastronomico aquileiese (è l'edizione n. 15), riparte in grande stile: il 17, 18 e 19 luglio, negli antichi mercati nel cuore della città, in un teatro tenda appositamente allestito, si rappresenterà “A cena da Trimalcione”, tratta dal Satyricon di Petronio (dalla quale il film omonimo di Federico Fellini) con la regia di Maria Antonia Pingitore. Attori protagonisti saranno Bepo Storti, noto come Conte Uguccione, e Maria Grazia Solano.

L’evento, del quale i commensali saranno essi stessi protagonisti, rappresenterà l’unico appuntamento del 2003 con “A tavola con gli antichi romani”, in quanto si è voluto concentrare tutto l’impegno per riproporre con efficacia questo evento che coniuga i cibi, i sapori e i vini del territorio.

Ecco allora il menu delle tre serate: dalla “Gustatio” o antipasto, con aperitivo, tortino di formaggio alle erbe, focaccine degli dei, poponi e meloni, polpettine al vino passito e salviade; alla “prima cena” o prima portata: “scriblita e patina urticarum”, ovvero involtino di formaggio e tortino alle ortiche con il Traminer. Per proseguire con la “Seconda cena”: “aliter betacios e varronis”, cioè crema di pollo e bietole rosse con lo Chardonnay. E ancora la “Terza cena”: “pullum numidicum” faraona arrosto in salsa agrodolce, “cucurbitas more Alexandrino”, zucchine alla maniera Alessandrina, con il Merlot. La “quarta cena”, o quarta portata; “porcellum farsilem”, maialino farcito di Trimalcione, e faseoli virides e cicer”, fagioli e ceci con il Cabernet Franc. Per la “quinta cena” o quinta portata “aliter in struthione”, struzzo brasato, e “apios”, o sedani lattemiele, con il Refosco dal Peduncolo rosso. “Secundae mensae” o dessert: cassata di Oplontis con il Verduzzo. Infine la “Commissatio” o bicchiere della staffa.

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