Un secolo fa il Titanic salpava dal porto inglese di Southampton, per non arrivare mai a destinazione, New York, inghiottito dalle acque dopo la collisione con un iceberg. Dopo tutti questi anni Betty Thomas, nipote di uno dei superstiti, ha svelato di essere in possesso di una bottiglia di Jeanne d’Arc Vin mousseux Cuvée Reserve, che il nonno salvò dagli abissi. Trovata pubblicitaria o realtà? Di test ne sono stati fatti tanti, ma nessuno in grado di offrire una risposta definitiva, però, secondo la documentazione scritta dell’armatore, la White Star Line, sul transatlantico trovavano posto 1.500 bottiglie di vino, ma l’unico Champagne di cui si ha traccia è l’Heidsieck’s Goût Américain Champagne 1907 ...
Certo, la nave trasportava anche decine e decine di casse di distillati e 20.000 bottiglie di birra, e nulla toglie che la bottiglia possa essere appartenuta ad un passeggero, ma quello che non convince gli esperti è soprattutto l’etichetta che, graficamente, sembra appartenere al decennio successivo. Eppure, ci piace pensare che sia vera, perché il mito della tragedia del Titanic ha ispirato talmente tanti film e documentari da diventare, appunto, un mito, e staccarsi in qualche modo dai canoni narrativi della realtà.
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