Una piccola macchina fotografica digitale ed un cavalletto. Erano gli attrezzi del mestiere che hanno reso celebre Bob Noto, passato alla storia come il più grande fotografo gastronomico, scomparso ieri al termine di una lunga malattia.
Ma non era il suo unico talento, perché la passione, unita alla competenza, per l’alta cucina, lo hanno portato a viaggiare tra le più grandi tavole del mondo, raccontate in decine di riviste ed in diversi libri monografici, come “Cracco, sapori in movimento”, “Grandi chef di Spagna” e “6, autoritratto della cucina italiana d’avanguardia”.
Straordinaria, inoltre, l’amicizia che lo legava a Ferran Adrià, di cui ha intuito forse per primo la portata rivoluzionaria, nel lontano 1993, quando non era ancora il fenomeno che tutti conosciamo oggi.Basti pensare che Bob Noto, insieme all’inseparabile moglie Antonella, è stato l’unico ad aver mangiato tutti gli oltre 1.800 piatti creati dal grande chef catalano nell’arco della sua carriera.
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