02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

ADDIO ERBUSCO: GUALTIERO MARCHESI LASCIA LA FRANCIACORTA E TORNA ALLE ORIGINI DI UN’OSPITALITÀ A TUTTOTONDO. NEL 2014 NUOVO PROGETTO AL CASTELLO DI AGRATE CONTURBIA (NOVARA), RESORT DA 20 CAMERE E 13 SUITE. E LA FAMIGLIA MORETTI ...

Rivoluzione Marchesi: il “padre” della cucina italiana moderna, dopo 20 anni trascorsi ad Erbusco, in Franciacorta, torna alle origini dell’ospitalità a 360°. Nel 2014, la lunga carriera tra i fornelli dello chef lombardo, vivrà così un altro capitolo, al Castello di Agrate Conturbia (Novara), un villa gentilizia che domina le colline a ridosso del Lago Maggiore, che accoglierà il nuovo Ristorante Gualtiero Marchesi in una struttura di 3.800 metri quadrati, circondata da un parco di 11 ettari, con 20 camere, 13 suite, una Spa e due piscine.
Il ristorante di Erbusco resterà aperto fino al 31 dicembre, ma dai vertici di Bellavista (proprietaria dell’esclusivo L’Albereta Relais & Chateaux), sentiti da WineNews, non filtra nessun commento ufficiale, né rumor sulle prossime strategie, che verranno rese pubbliche solo a fine 2013: “con Gualtiero Marchesi - spiega Carmen Moretti de Rosa, amministratore delegato della divisione resort del gruppo Terra Moretti e vice presidente di Terra Moretti - abbiamo trascorso 20 anni insieme e proprio il 23 settembre di quest’anno “L’Albereta” compirà 20 anni. Un periodo che ci ha visto crescere, come hotel e come ristorante, nel comune obiettivo di far conoscere il territorio della Franciacorta e le sue bellezze al mondo intero. Certamente la cucina di Gualtiero Marchesi, la sua cultura e il suo senso dell’ospitalità hanno fortemente contribuito a raggiungere questo traguardo. La cucina, il vino e il benessere hanno fatto de L’Albereta e della Franciacorta una vera e propria destinazione nel più autentico spirito della catena dei Relais & Chateaux nella quale siamo entrati nel 1999. Ci concentreremo sino a fine anno su questa nostra storia che è ancora in divenire. Quando avremo novità, ve ne daremo notizia con grande piacere”.
Marchesi, invece, guarda già avanti, all’ennesima sfida: “mi considero un uomo fortunato. Desideravo arrivare al Teatro alla Scala, ed ecco Il Marchesino, per gli 80 anni sono addirittura stato festeggiato nel Teatro e con una grande mostra allestita prima al Castello Sforzesco di Milano, poi a Bruxelles, al Parlamento Europeo. E ancora il rettorato di Alma nella Reggia di Colorno. Ora, poi posso dire di essere definitivamente felice: questo mio Resort mi permette di tornare a un’ospitalità a tuttotondo. Non mi sono mai fermato - continua Marchesi - e di progetti ne ho sempre tanti, ma questo, insieme alla Fondazione Marchesi e alla diffusione internazionale del marchio “Il Marchesino”, è un grande progetto in cui esprimere al meglio i concetti di stile e di arte. Stile nel fare e nel comunicare e arte tout court”.
Al di là delle dichiarazioni di rito, però, è ovvio che intorno ad una rivoluzione del genere spuntino le prime ipotesi sulla successione: ed il pensiero corre subito alla stella più luminosa della ristorazione mondiale, quella di Alain Ducasse, lo chef più famoso e celebrato di Francia, legato da anni a Vittorio Moretti (nel splendido relais “L’Andana”, in Maremma, a Castiglion della Pescaia).
Altra ipotesi-scelta importante, di altissimo profilo, potrebbe essere quella più datta per scrivere un capitolo nuovo: una candidatura diversa, magari quella di un giovane chef emergente, capace di interpretare un modello gestionale di cucina diverso, moderno.
La corsa alla “successione” è ufficialmente aperta, e Terra Moretti, uno dei gruppi più importanti nel vino di pregio, della ristorazione e hotellerie di livello del Belpaese, farà sicuramente (a meno che non abbia già iniziato ...) uno scouting approfondito tra i profili in grado di interpretare un ruolo tanto prestigioso quanto difficile, visto anche il livello, altissimo, di una clientela internazionale, alla ricerca del top della ristorazione.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli