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Top 100 2024 “Wine Spectator”, 20 italiani in classifica (di cui ben 14 dalla Toscana) … Tra i top, Antinori, Vajra, Felsìna, Romitorio, Umani Ronchi, San Felice, Vallepicciola, Walch, Castellare, Ricasoli, Santa Cristina, Montenidoli… Il vino italiano è il più amato in Usa, tanto che le importazioni dall’Italia, nel Belpaese, continuano a crescere, anche nel 2024, per 1,25 miliardi di euro nei primi 8 mesi 2024 (dati Istat analizzati da WineNews, sul 2023). Dal pubblico, ma anche dalla critica, come conferma la presenza del Belpaese, ancora una volta massiccia, e con tanti vini diversi, dal Nord al Sud, ma con tantissima Toscana (14 su 20, il 70%), nella “Top 100 – 2024” by “Wine Spectator”, la classifica influente sul mercato del vino. Dopo i 24 della classifica 2023 (con il Brunello di Montalcino 2018 di Argiano al n . 1, e ben 7 Chianti Classico), 20 i vini italiani in questo 2024 (il “Vino dell’Anno” 2024 è il cileno Cabernet Sauvignon Puente Alto Puente Alto Vineyard 2021 di Viña Don Melchor, realtà indipendente ma riferibile alla galassia di Concha y Toro), con l’Italia che è il Paese più rappresentato (con quattro Chianti Classico e quattro Brunello di Montalcino, e tantissima Toscana, con ben 14 vini su 20 italiani, il 70%), dopo gli Usa, California in testa, che, con la vendemmia 2021, occupa più di un quarto della classifica che, peraltro, conta ben 35 new entry assolute. Così, ai due vini tricolori in “Top 10” già annunciati nei giorni scorsi, ovvero un mito del vino italiano come il Tignanello 2021 della Marchesi Antinori, al n. 3 (e già al n. 5 nel 2022, con l’annata 2019), ed un grande alfiere delle Langhe come il Barolo Albe 2020 di G.D. Vajra, al n. 9, oggi, con la classifica svelata nella sua interezza, si sono aggiunti il Chianti Classico Berardenga Riserva 2021 di Fattoria di Felsìna al n. 13, davanti al Brunello di Montalcino 2019 di Caprili, al n. 15, al Bolgheri Superiore Piastraia 2021 di Michele Satta al n. 18, ed al Brunello di Montalcino 2019 de La Fiorita al n. 19. Ancora, al n. 22 c’è il Brunello di Montalcino Pelagrilli 2019 di Siro Pacenti, davanti ad un altro vino del Gallo Nero, il Chianti Classico Il Grigio Riserva 2021 di San Felice, al n. 24. Al n. 28 ancora un altro Brunello di Montalcino 2019, quello di Castello Romitorio dell’artista della Transavanguardia di fama mondiale Sandro Chia e del figlio Filippo Chia, mentre al n. 33 c’è un classico del Nord Italia, come l’Alto Adige Pinot Grigio 2023 di Elena Walch. Posizione n. 35, invece, per I Sodi di San Niccolò Igt Toscana 2020 di Castellare di Castellina, mentre al n. 37 canta ancora il Gallo Nero con il Chianti Classico 2021 di Vallepicciola. Si vola in Piemonte, poi, al n. 42, con il Barbera d’Alba La Gemella 2022 di Giovanni Viberti, per scendere in Sicilia al n. 44, con il Nero D’Avola Lagnusa 2022 di Feudo Montoni. Al n. 46, un altro classico, della Maremma, come il Saffredi 2021 di Fattoria Le Pupille, mentre al n. 49 c’è il Cabernet Sauvignon Santa Cristina Igt Toscana 2022 di Santa Cristina, e al n. 50 il Chianti Classico Gaiole Colledilà Gran Selezione 2021 della storica Barone Ricasoli. Un grande alfiere e “signore del vino” delle Marche, al n. 60, con il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Casal di Serra 2022 di Umani Ronchi, mentre al n. 70 figura il Soave Classico Otto 2022 di Prà. A chiudere il gruppo degli italiani, un pezzo della storia del vino di Toscana, la Vernaccia di San Gimignano Tradizionale 2022 di Montenidoli, al n. 85.

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