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Vino: Carpineto compra a Montalcino Azienda Forteto Del Drago: 53 ettari di terra complessivi, 11 vitati, di cui 3,5 a Brunello … I territori top del vino italiano
continuano ad attirare l’interesse e gli investimenti
dell’imprenditoria tricolore. La Toscana, fa sapere il sito
WineNews, ribadisce il proprio appeal con l’acquisizione, da parte
di Giovanni Carlo Sacchet ed Antonio Mario Zaccheo, proprietari di
Carpineto (www.carpineto.com), de “Il Forteto del Drago” dalla
famiglia lombarda Troise, nel cuore del Brunello di Montalcino: 53
ettari di terra complessivi, 11 vitati, di cui 3,5 a Brunello, 2 ad
oliveto e 39 a bosco, che abbracciano il podere e la cantina che, da
località Rogarelli, guardano il paese da una sottozona molto
interessante e da una posizione privilegiata. Un affare, secondo le
stime di WineNews, da 7-8 milioni di euro. Al di là dell’aspetto economico, però, con l’acquisizione a Montalcino, Giovanni Carlo Sacchet ed Antonio Mario Zaccheo, soci dal
lontano 1967, chiudono un cerchio che da Greve in Chianti, dove tutto
ha avuto inizio, li ha portati a scommettere sui grandi territori di
Toscana, e sul suo vitigno più rappresentativo, il Sangiovese, da
Montepulciano, dove sono proprietari di 84,5 ettari di vigneti,
rigorosamente a Sangiovese, alla Maremma, con l’azienda di Valcolomba,
a Gavorrano, che si incunea tra Bolgheri e Scansano, fino, appunto, a
Montalcino. “È un’acquisizione - raccontano i neo proprietari de “Il Forteto del
Drago” a WineNews - che ha una valenza importante e strategica, un
sacrificio, ma così chiudiamo il cerchio delle Docg più importanti
della Toscana: il Chianti Classico, dove siamo presenti a Greve in
Chianti, il Nobile di Montepulciano e, da ora, il Brunello di
Montalcino, oltre che in Maremma”. Si amplia, così, il portafoglio aziendale di Carpineto,
che ad oggi può vantare un patrimonio di 570 ettari di terre, di cui
201 a vigneto, divisi tra Chianti Classico (10 ettari), Montepulciano
(88 ettari), Montalcino (11 ettari) e Maremma, per una produzione
complessiva di 3 milioni di bottiglie (di cui il 90% finisce
all’estero) ed un fatturato che, nel 2014, ha toccato i 13 milioni di
euro.

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