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“Adolescenti italiani promossi a colazione, solo il 5% la salta contro il 16% del 2013, grazie anche, all’esempio dei genitori che aumenta del 50% la propensione dei figli a farla”. A dirlo un’indagine dell’Osservatorio Doxa-Aidepi “Io comincio bene”

Non Solo Vino
Colazione in Giardino, opera del pittore italiano impressionismo Giuseppe De Nittis

“Adolescenti italiani promossi a colazione, solo il 5% la salta contro il 16% del 2013, grazie anche, all’esempio dei genitori: se loro fanno colazione aumenta del 50% la propensione dei figli a farla”. A dirlo un’indagine dell’Osservatorio Doxa-Aidepi “Io comincio bene” su un campione di 9 milioni di nuclei familiari, con bambini e ragazzi tra i 5 e i 24 anni (37% del totale della popolazione). “La prima colazione in famiglia - rivela l’indagine - è e resta uno dei simboli dell’identità familiare tanto che oggi 1 famiglia su 3, praticamente ogni giorno, si riunisce al gran completo a colazione e 1 su 2 consuma questo pasto almeno in presenza di un genitore. Esiste infatti un vero e proprio “fattore famiglia” che influenza, positivamente, l’approccio al primo pasto della giornata. Quando la si vive con i propri parenti, ad esempio, la prima colazione non la salta quasi nessuno: il 91% dei componenti la fa, si cerca di farla durare un po’ più a lungo (35%, che secondo i ragazzi sale al 64%), si preferisce godersela a casa (scelta condivisa dall’84%), mangiando quasi sempre (8 volte su 10) gli stessi prodotti o addirittura le stesse marche all’interno del nucleo familiare. A servirla sono spesso i genitori (quasi sempre la mamma) ma anche i ragazzi sono abituati (37%) a prepararsi da soli quello che serve. Quando si è insieme a colazione, la tv resta un po’ più spenta (22% dei casi contro il 30% delle media nazionale) e 3 volte su 4 (76% dei casi) è l’occasione ideale,una delle poche nel corso della giornata, per dialogare”.
Sempre analizzando i dati della ricerca Doxa-Aidepi emerge che: “dallo scorso anno sono aumentati i giovani che fanno colazione “solamente a casa”: oggi sono il 78% mentre nel 2013 erano il 61%. E tra i prodotti più amati ci sono al n.1 i biscotti (66%), seguiti dai cereali/muesli (13%), da pane/fette biscottate con marmellata/crema spalmabile (10%), merendine/brioches/croissant confezionati (6%), frutta fresca (5%), yogurt (3%).
L’82% degli intervistati afferma inoltre di mangiare gli stessi prodotti e le stesse marche dei propri genitori, a dimostrazione di un feeling generazionale fatto di colori e sapori legati alla prima colazione. A tavola poi sono loro a comandare: in 7 famiglie su 10 sono i figli a decidere cosa si mangia. E spesso, nel 50% dei casi, si servono da soli senza l’aiuto di un genitore. Ma la prima colazione è anche il momento per dialogare in famiglia prima di affrontare la giornata, tanto che l’81% dei giovani interpellati, dichiara di parlare con i propri genitori. Tra gli argomenti più in voga la programmazione degli impegni della giornata la fa da padrone (58%). Più staccati seguono la scuola (22%), argomenti vari (13%) e lavoro (9%). Inoltre quando sono insieme ai propri genitori il 64% dei giovani afferma di fare durare di più la colazione.
“Dal punto di vista del menù - afferma il Prof. Migliaccio - l’approccio delle famiglie alla prima colazione è corretto: si scelgono prodotti come biscotti, fette biscottate, pane e marmellata o creme spalmabili, oppure ci si indirizza verso i cereali. Questi alimenti stimolano la sintesi di un neurotrasmettitore cerebrale, la serotonina, attivato appunto dagli zuccheri e dotato di effetti rilassanti sul sistema nervoso. In poche parole latte, biscotti e altri prodotti da forno danno una sensazione di calma, benessere, e migliorano l’umore. Le quantità di alimenti da consumare dovranno, invece, essere adattate all’età, al sesso, alla costituzione fisica, al tipo di attività che si svolge durante la giornata, al tipo di lavoro e/o sport che si pratica. Bene anche la scelta del latte, importante fonte di calcio. Unico aspetto da migliorare è la varietà: nessun alimento fornisce tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno, per cui è fondamentale variare quanto più possibile e compiere scelte diverse, anche a colazione.” Altro dato importante è che il buon esempio dato dai genitori incide molto sulle scelte alimentari dei figli come dimostra l’indagine: “se i genitori fanno colazione aumenta del 50% la propensione di tutti i figli a farla (si passa dal 56% delle famiglie dove l’adulto non fa colazione all’80% di quelle in cui i genitori la fanno), e diminuisce di oltre il 50% (scendendo dal 26% all’11%) il numero di quanti non la fanno mai”. “L’esempio è fondamentale e non sfugge ai più piccoli - commenta la psicologa Viviana Finistrella - parliamo di effetto modeling: dati sperimentali dimostrano che il comportamento dei genitori, ripetuto con una certa costanza, induce bambini e ragazzi al cambiamento. Al contrario dire e chiedere spesso provoca l’effetto opposto, soprattutto negli adolescenti”.
Info: www.aidepi.it

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