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Vino: wine lovers, a 1 su 2 non manca mai sulla tavola ... Bacco a tavola? Immancabile per un wine lovers su due, è rosso e si compra in cantina. Ecco consumi e abitudini del vino a “casa tua”, compagno di ventura a tavola fra le mura domestiche, che gli amanti del buon bere, anche in questi tempi di crisi, nonostante il consumo interno pro-capite sia in discesa, tutti i giorni non dimenticano di berlo (53%). I più lo comprano direttamente in azienda (30%) spendendo in media dai 15 ai 20 euro alla settimana. Il prediletto? è rosso (60%), rigorosamente in bottiglia (93%) e viene scelto in base al proprio gusto personale (83%), non si sperimentano cose nuove, ma si va sul sicuro. Lo dice un sondaggio di Winenews.it">Winenews.it, uno dei siti più cliccati dagli amanti del buon bere, e Vinitaly (Vinitaly), appuntamento enologico di livello internazionale, a cui hanno risposto 1.121 “enonauti”, ovvero appassionati già fidelizzati al mondo del vino e del web.
I numeri parlano chiaro, l’Italia che consuma vino è scesa a 22,6 milioni di ettolitri nel 2012 ( 39 litri pro-capite) perdendo il 62% in 25 anni, ma c’è ancora chi mantiene salda la tradizione del vino quotidiano in tavola, compagno di pranzi e cene in famiglia o con gli amici. La maggioranza dei wine lovers (53%), infatti, dice di consumare vino tutti i giorni, il 34% lo versa nel bicchiere due o tre volte alla settimana, l’11% una volta alla settimana e solo il 2% due o tre volte al mese. Immancabile, dunque, ma c’è qualche canone da rispettare: il must è il vetro. Il 93% sceglie rigorosamente vino in bottiglia, solo il 7% lo sfuso ed è stato bocciato in toto il brick. Ma come gli eno-appassionati scelgono il vino per il quotidiano e dove lo comprano? Secondo l’83% la scelta avviene in base al proprio gusto personale, si conoscono le proprie preferenze e per non sbagliare si compra ciò che già piace, non si sperimenta, come di consueto a tavola ci si mette seduti volentieri con commensali graditi. Gli altri canoni per la scelta sono le recensioni sulle guide del vino (6%), la reperibilità a pari merito con i consigli di amici o parenti (4%), la convenienza (3%) e, infine, anche qui c’è stato un risultato a zero, il packaging non è preso in considerazione dai wine lovers per la scelta del vino quotidiano. Per quanto riguarda l’acquisto, per la maggiore va la vendita in azienda, preferita dal 30% degli appassionati. Poi, c’è chi lo trova nei negozi della grande distribuzione (28%), nella propria cantina personale (24%), il 15% in enoteca, solo il 3% su internet, a conferma di quanto ancora ci sia da lavorare sul mondo dell’e-commerce del vino. La spesa media va dai 15 ai 20 euro alla settimana per i più (32%), ma c’è anche chi spende oltre 20 euro (27%), il 21% è disposto a pagare dai 10 ai 15 euro, e il 20% decide di mettere mano al portafogli per meno di 10 euro settimanalmente. Infine, il vino da mettere a tavola a casa quotidianamente per eccellenza per gli eno-appassionati, salvo occasioni speciali dove si prediligono i vini di pregio, è rosso (60%) con al top Barbera, Chianti e Lambrusco. I bianchi sono i preferiti del 20% dei wine lovers, Trebbiano e Chardonnay in testa, poi le bollicine a quota 17%, con il Prosecco su tutti, e fanno capolino anche i rosati con il 3%. Chi sono gli oltre 30.000 “enonauti” di Winenews? Ecco il loro identikit: prevalentemente maschi (82%), il 35% di loro ha un’età compresa tra i 40 e i 50 anni (a seguire, il 33% tra 50 e 60 anni e il 20% tra 24 e 40 anni ...). Italiani e non solo (il 25% è straniero), hanno un elevato titolo di studio (l’85% possiede il diploma di scuola media superiore o la laurea) e godono di un livello socio-economico medio alto (dirigente, imprenditore, bancario, avvocato, commercialista, ingegnere, medico, architetto, giornalista, commerciante ...).

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