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AGLIO DI CONTRABBANDO, IN ITALIA E' STRANIERO UNO SPICCHIO SU DUE. LA MAGGIORANZA ARRIVA DALLA CINA

Il contrabbando di aglio cinese in Europa interessa direttamente l’Italia, dove quasi uno spicchio consumato in cucina su due è straniero, con un aumento record dell’8,5% delle quantità importate nel primo semestre del 2006. E’ questo l’allarme lanciato dalla Coldiretti dopo la denuncia dell'ufficio anti-frodi dell’Unione Europea (Olaf) secondo il quale le società cinesi causano perdite al fisco pari a circa 60 milioni di euro esportando illegalmente aglio attraverso operazioni di triangolazione che simulano una falsa origine del prodotto da paesi come Giordania, Serbia, Turchia ed Egitto. Non è un caso che la Turchia che in passato non figurava tra i fornitori Italiani abbia esportato nel Belpaese oltre 600mila chili di aglio nel primo semestre del 2006 e che gli arrivi dall’Egitto abbiano fatto registrare un aumento record del 40%.
Una spinta alla crescita delle importazioni che porterà in Italia entro la fine dell’anno quasi 25 milioni di chili aglio straniero rispetto alla produzione nazionale che supera di poco i 30 milioni di chili. Tra i fornitori principali dell’Italia figurano nell’ordine l’Argentina che ha raddoppiato i quantitativi e la Cina che insieme a Egitto e Turchia rappresentano più della metà delle importazioni totali di aglio estero in Italia. Bisogna stringere i controlli per impedire che sui mercati nazionali venga commercializzato un prodotto che danneggia i consumatori per i danni che produce con la frode alle casse comunitarie e per i rischi alla salute causati dalla falsa identità che ne rende impossibile la rintracciabilità. Il consiglio della Coldiretti ai consumatori è quello di privilegiare l’acquisto di prodotti nazionali verificando che sia sempre indicata nell’etichetta o nei cartelli esposti nei punti vendita l’origine dell’aglio acquistato, al fine di compiere scelte consapevoli e per non cadere nella trappola del falso Made in Italy. Gli agli tradizionali in Italia sono peraltro conosciuti e apprezzati nel mondo ed entrano come condimenti ricercatissimi nelle ricette più rinomate: l’aglio rosso di Sulmona e l’aglio polesano, e ancora l’aglio bianco di Vessalico, l’aglio dell’Ufita, l’aglio di Molino dei Torti, l’aglio di Resia, l’aglio Massese, gli agli rossi di Castelliri, di Nubia, di Procedo, il maremmano e l’aglio di Monticelli sono solo alcuni esempi delle specialità offerte sul territorio nazionale. L'uso dell'aglio nella medicina popolare ha una tradizione secolare, infatti, gli sono riconosciute molte proprietà salutari: è consigliato contro mal di testa, infezioni e malattie cardiovascolari, ma soprattutto è indicato come disinfettante dell'intestino in quanto svolge un'efficace azione antibatterica intestinale.

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