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AGRICOLTURA & AMBIENTE: IL NUOVO SISTEMA DI TRACCIABILITA’ DEI RIFIUTI (IN VIGORE DAL 1 GENNAIO) PENALIZZA IMPRESE AGRICOLE E COOPERATIVE. LE ORGANIZZAZIONI AGRICOLE CHIEDONO LA PROROGA DI 1 ANNO AL PRESIDENTE BERLUSCONI E AL MINISTRO PRESTIGIACOMO

Una proroga del periodo di sperimentazione di almeno un anno per il Sistri, il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti che diverrà operativo dal 1 gennaio 2011: una misura indispensabile per consentire a tutti gli operatori di acquisire sufficiente dimestichezza con i nuovi strumenti e procedure e, nel contempo, per arrivare alla definizione normativa dei punti lacunosi della nuova disciplina. Ecco la richiesta, contenuta in una lettera inviata al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, da parte dei presidenti di Cia - Confederazione Italiana Agricoltori Giuseppe Politi, di Confagricoltura Federico Vecchioni, di Copagri Franco Verrascina, di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini, di Legacoop-Agroalimentare Giovanni Luppi e di Agci-Agrital Giampaolo Buonfiglio, che segnalano problematiche del nuovo sistema di tracciabilità a seguito delle notevoli difficoltà riscontrate dalle aziende nell’applicazione di tale sistema. “Numerose sono le questioni ancora irrisolte, a livello interpretativo e operativo, che potrebbero - scrivono nella lettera - esporre a sanzioni le imprese obbligate, benché incolpevoli”.

In particolare, viene evidenziato che “a tutt’oggi, nonostante le proroghe intervenute, non risultano consegnati o funzionanti numerosi dispositivi elettronici necessari alla gestione del sistema. Anche a livello formativo sono riscontrabili carenze non colmate dai limitati incontri di approfondimento rivelatisi insufficienti ad un’adeguata preparazione degli operatori”. Inoltre, anche sul piano normativo, avvertano i presidenti delle organizzazioni agricole e cooperative, “persistono lacune e disarmonie che non abbiamo mancato di sottolineare negli incontri tecnici in sede ministeriale”.

I presidenti ritengono, infine, “necessario un maggiore sforzo per delineare - per le piccole e piccolissime imprese, spesso sfornite degli strumenti informatici e telematici necessari - un percorso di adesione al sistema Sistri che, mantenendo l’efficacia in merito alla tracciabilità dei rifiuti, non generi costi economici e burocratici aggiuntivi, difficilmente sostenibili e non coerenti con le esigenze di semplificazione che il sistema delle imprese pone”. Da qui la richiesta dei presidenti di “un autorevole intervento” per “un indispensabile ulteriore periodo di riflessione per superare le criticità ancora esistenti” e, quindi, la concessione di una proroga di almeno un anno dell’entrata in vigore del Sistri.

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