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LO SCENARIO

“Agricoltura è”: al centro il valore dell’agricoltura, per l’Italia e per l’Europa

Aperto, oggi, il Villaggio del Ministero dell’Agricoltura nell’anniversario dei Trattati di Roma, con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Il valore economico, culturale e sociale dell’agricoltura, in Italia, che ha tanti primati in Europa (terza per valore complessivo della produzione agricola, a 74,5 miliardi di euro, +1,4% sul 2023, ma prima per valore aggiunto, con 42,4 miliardi di euro, con un balzo del +9% sul 2023), ma anche per l’Unione Europea, di cui è stata elemento fondante, “protagonista nella vita dell’Unione e dell’integrazione europea”, ha ricordato il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Un’agricoltura che ha oggi, con la nuova Commissione Ue, un’aria nuova “che non vede più gli agricoltori come un nemico dell’ambiente, ma come una risorsa”, ha detto il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, sottolineando il lavoro del vicepresidente della Commissione Ue con delega all’Agricoltura, Raffaele Fitto, che ha spiegato come la politica di Bruxelles deve “creare una sinergia tra diversi programmi”, mettendo in comunicazione, e non in contraddizione, misure finanziarie, agricole e non solo. Con un rischio enorme da evitare, a detta di tutti: quello di vedere le risorse della Politica Agricola Comune, la Pac, che vale il 30% del bilancio Ue, assorbite da altre macro-voci di bilancio, come i fondi di coesione e non solo. Messaggi arrivati oggi da “Agricoltura è”, il villaggio al centro di Roma, in Piazza della Repubblica, voluto dal Ministero dell’Agricoltura, nell’anniversario dei Trattati di Roma del 25 marzo 1957, che diedero vita alla Cee prima e all’Unione Europea poi, fino al 26 marzo (quando sarà protagonista la Premier Giorgia Meloni, qui lo streaming per seguire la diretta).
“Tre giorni nel cuore della Capitale per celebrare l’anniversario della firma dei Trattati di Roma, che diedero vita proprio in Italia alla Politica Agricola Comune (Pac). Saremo qui insieme a chi vive l’agricoltura ogni giorno: uomini e donne a cui dobbiamo tanto e che, con il loro impegno, rendono l’Italia ancora più forte e orgogliosa. Il mio più sentito ringraziamento va al Presidente della Repubblica per la sua preziosa e autorevole presenza, un segno di attenzione e rispetto per un settore che incarna la nostra storia, la nostra identità e il nostro futuro. La qualità, l’innovazione e le tradizioni racchiuse in questo evento non sono solo motivo di vanto, ma la ragione per cui l’Italia deve assumere il ruolo che le compete in Europa: quello di protagonista e motore di idee, affinché si torni a perseguire una vera sovranità alimentare per i suoi popoli”, ha scritto il Ministro Lollobrigida, al via della prima giornata che ha vissuto anche qualche momento di contestazione da parte di movimenti al di fuori delle organizzazioni agricole riconosciute. Come la Coldiretti, che ha donato un cesto di prodotti made in Italy a Mattarella (olio, vino, formaggio e pasta), con il Presidente che ha commentato: “questa è l’Italia”. Presidente della Repubblica, che, incontrando i giovani sul palco di “Agricoltura è”, ha ribadito anche tanti messaggi già lanciati, il 22 marzo, nel “Forum della Cultura dell’Olio e del Vino” n. 44, promosso da Bibenda & Fondazione Italiana Sommelier (Fis), con la regia di Franco Maria Ricci, all’Hotel Cavalieri, sempre a Roma. Primo tra tutti, quello sui possibili dazi: “un sistema di dazi e di chiusure - ha detto oggi Mattarella - creerebbe conseguenze fortemente negative anche per gli apparati produttivi interni. Pensiamo all’Italia: noi esportiamo il 40% del vino che produciamo, un terzo del riso che produciamo, importiamo la metà, il 50% del grano che ci serve. Quando si parla di guerre commerciali spesso si mette l’accento sull’aggettivo commerciali: bisogna metterlo invece sul sostantivo guerre, perché sono guerre anche queste di contrapposizione, che inducono poi a contrapposizioni sempre più dure e più pericolose. Ora bisogna essere sereni senza alimentare un eccesso di preoccupazione perché l’Unione Europea, di cui facciamo saldamente, parte ha la dimensione, la consistenza, la forza per contrastare scelte di chiusura dei mercati e di applicazione dei dazi così immotivate e pericolose. Il nostro apparato produttivo è strettamente integrato con gli apparati produttivi di altri grandi Paesi d’Europa, questo fa dell’Europa un soggetto forte, autorevole sul piano economico”, ha detto il Presidente Mattarella.
Disegnando uno scenario fondamentale anche per l’agricoltura europea, e per quella italiana in particolare, che “è al primo posto in Europa - ha ricordato la Coldiretti - per valore generato per ettaro, quasi 3.000 euro, il doppio rispetto alla Francia e i 2/3 in più dei tedeschi, e che vanta anche la leadership della qualità con 328 specialità Dop/Igp/Stg riconosciute, 529 vini Dop/Igp, 5.547 prodotti alimentari tradizionali e Campagna Amica: la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori. Primato continentale pure per il biologico, con 84.000 aziende agricole attive, e per la biodiversità, con il territorio nazionale che ospita 1/3 delle specie animali e la metà di quelle vegetali presenti in Europa”.
Ma il futuro dell’agricoltura italiana passa anche dall’innovazione. Secondo l’analisi Coldiretti sugli ultimi dati Smart Agrifood, gli investimenti in tecnologie 4.0 e 5.0 valgono 2,3 miliardi di euro. Attualmente, le aree agricole che impiegano strumenti avanzati coprono oltre 1 milione di ettari, pari al 9,5% del totale. A trainare i record dell’agricoltura italiana è anche il contributo di 52.000 imprenditori agricoli under 35, contraddistinti dalla propensione alla multifunzionalità, affiancando all’agricoltura altre attività come l’agriturismo, la trasformazione, la vendita diretta e le fattorie didattiche. “Abbiamo urgenza - ha detto, dal canto suo, il presidente Cia Agricoltori Italiani, Cristiano Fini - di riportare al centro l’equità, su tutti i fronti, a tutela di chi fa vera agricoltura. La grande sfida contro la crisi climatica e i suoi drammatici effetti, si gioca, infatti, anche sulla possibilità di avere accesso, ampio e in particolare nelle aree interne, alle soluzioni dell’innovazione tecnologica, come della ricerca scientifica, per l’agricoltura. Solo così è possibile ingaggiare i giovani e sostenere il ricambio generazionale. Stiamo facendo passi importanti, oggi il 41% delle aziende agricole adotta almeno una soluzione di agricoltura 4.0 e l’84% delle imprese che le utilizza ha già usufruito di un incentivo. La transizione digitale della filiera agroalimentare, come quella green, parte dai campi e l’obiettivo deve essere portare a fattore comune e agevolare le potenzialità di un mercato da 2 miliardi di euro, tanto vale solo in Italia l’hi-tech agricolo”. Ma ad “Agricoltura è” sono sotto i riflettori anche tanti singoli ed importanti settori del comparto agricolo italiano, quello dell’apicoltura, su cui ha puntato, tra le altre cose, Confagricoltura, con un apiario della Fai-Federazione Apicoltori Italiani, visitato anche da Mattarella, insieme al Ministro Lollobrigida.
Nel programma, domani, 25 marzo, un momento centrale sarà l’incontro del sistema imprenditoriale agricolo italiano con Christophe Hansen, Commissario Europeo all’Agricoltura e all’Alimentazione, con i rappresentanti del sistema agricolo italiano e con Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, (ore 11). Mentre (alle ore 15) si parlerà di “Agricoltura È Sostenibilità”, con, tra gli altri, il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, il produttore umbro Marco Caprai, che ha rilanciato il Sagrantino di Montefalco nel mondo, e Andreà Segre, docente dell’Università di Bologna e fondatore di “Last Minute Market”. A seguire (ore 16), al centro ci sarà lo sviluppo delle filiere e la competitività, con focus sul mondo della cooperazione, compresa quella del vino rappresentata da Luca Rigotti. Quindi (ore 17), ci sarà un momento istituzionale con una discussione su “L’agroalimentare pilastro dell’export italiano nel mondo”, dove moderati dal giornalista Bruno Vespa, si confronteranno, oltre a Lollobrigida, anche Antonio Tajani, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e Made in Italy, e Matteo Zoppas, presidente Agenzia Ice. La grande chiusura, invece, sarà il 26 marzo, giornata dedicata a tematiche come ricerca e innovazione, con il clou che sarà la visita (prevista per le 18:45) del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

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