Monitorare l'affidabilità e la solidità delle aziende che operano nei comparti dell'agricoltura italiana ai fini dell'erogazione di fondi sotto forma di prestiti e altri finanziamenti: è questo l'obiettivo del primo sistema di rating specifico per le aziende agricole ed agroalimentari italiane messo a punto da Ismea e Moody's Kmv.
La valutazione del rischio - ricorda Ismea - costituisce uno degli elementi fondamentali nel rapporto impresa-mondo finanziario che diventerà ancora più rilevante con l'entrata in vigore del nuovo accordo di Basilea, in cui vengono indicati i requisiti minimi che i modelli di rating devono soddisfare per essere considerati solidi e in linea con la "best international practice".
Il modello ideato da Ismea e Moody's si basa su elaborazioni statistiche che poggiano sull'analisi di informazioni di tipo finanziario e qualitativo. Per essere più rispondente alla specificità degli attori del mondo agricolo, il modello si articola in tre diverse applicazioni: aziende di capitale con obbligo di bilancio (Ismesm-mm, middle market), piccole e medie aziende agricole senza bilancio (Ismesm-sme) e cooperative agricole (Ismcoop).
Il modello di rating targato Ismea-Moody's si rivolge al mondo bancario, agli agrifidi, alle imprese agricole, alle cooperative e alle Regioni. Su questo ultimo fronte Ismea ha già siglato due convenzioni con le regioni Sardegna e Lombardia in cui si propone di supportare, attraverso l'elaborazione di modelli di rating specifici le loro esigenze prioritarie ma l'obiettivo è quello di costituire un linguaggio comune per tutte le regioni.
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