Durante la pandemia la possibilità di accesso al credito si è rivelato uno strumento utile e utilizzato da parte delle aziende agricole. Adesso, con lo stato di emergenza terminato, il settore guarderà ai finanziamenti ordinari. Il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in Commissione Agricoltura (e promotore del “Progetto Credito” quando era sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole nel secondo Governo Conte, ndr), ha fatto il punto della situazione.
“Consentire l’accesso dell’agricoltura allo strumento principale per fare credito, ossia la garanzia pubblica, al pari degli altri settori. Erano questi - ha spiegato L’Abbate - gli obiettivi prefissati con la modifica normativa al Dl Cura Italia che ha permesso l’accesso diretto al Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese di Mediocredito centrale alle imprese agricole, della pesca o dell’acquacoltura. Dall’effettiva operatività nel luglio 2020 a oggi, sono stati erogati finanziamenti dagli istituti di credito, garantiti dallo Stato, per oltre 5,6 miliardi di euro in risposta a 33.000 domande. A ciò si aggiungono 1,2 miliardi di euro per moratorie sul credito (44.000 domande) garantite sempre dal Fondo di Garanzia per le Pmi. Parliamo di quasi 7 miliardi di euro, che sarebbero mancati senza la modifica normativa da noi promossa e sostenuta. Ora si attendono i risultati dell’operatività al di fuori del quadro temporaneo di aiuti Covid, divenuta effettiva il 16 marzo scorso dopo un lavoro di concertazione tra Mise e Mipaaf”.
All’orizzonte c’è un nuovo capitolo. “È qui che ci attende una nuova sfida, soprattutto alla luce dell’ampiezza degli investimenti realizzabili e della disponibilità quantitativa dell’agevolazione, ossia fino a ben 500.000 euro in conto costo garanzia - prosegue L’Abbate - mentre il regime “de minimis” potrebbe finanziare i crediti a breve con prodotti revolving legati alla gestione aziendale. Inoltre, come indicato da Antonio Patuelli, presidente Associazione Bancaria Italiana (Abi), l’agricoltura ha indici di sofferenza del tutto inferiori agli altri settori, questo ci fa auspicare che Mediocredito Centrale provveda a un sistema diverso di calcolo del costo garanzia per il sistema agricolo, aumentandone le capacità di finanziamento. Tutte queste operazioni, però, necessitano di grande coordinamento affinché si realizzino tutte le potenzialità degli strumenti a disposizione con l’obiettivo di garantire una crescita sostenibile alle imprese agricole”.
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