L'agricoltura italiana è sempre più caratterizzata dall'accentuato dualismo tra grandi aziende, altamente professionalizzate ed aperte alla concorrenza, e le aziende
economicamente marginali, di piccole dimensioni e scarsamente orientate al mercato e a rischio di scomparsa. E' questa la tendenza che emerge dalle rivelazioni Istat sull'agricoltura italiana diffuse oggi: tra il 1990 e il 1999 i dati Istat evidenziano la scomparsa del 14,8% delle 2.665.000 aziende agricole presenti in Italia all'ultimo censimento. La superficie totale, che nel '90 ammontava a 21.466 milioni di ettari (circa 2/3 della superficie nazionale) ha perso in 10 anni oltre 1,3 milioni di ettari (-6,1%), di cui 30.000 ettari solo nel '99. Alla diminuzione del numero di aziende e della superficie coltivata, contemporaneamente, emerge però anche un aumento
generalizzato della dimensione media aziendale: dagli 8,1 ettari di superficie totale media dell'inizio degli anni '90, si è passati agli 8,8 nel '98 e agli 8,9 nel '99.
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