“AGRICOLTURA PREOCCUPATA”: PAROLA DELL’INDAGINE PANEL ISMEA. SEGNO MENO PER LA PERCEZIONE DEGLI OPERATORI NEL TERZO TRIMESTRE 2011. BUONE PROSPETTIVE PER VINO E ZOOTECNIA. TIENE L’OCCUPAZIONE

Agricoltura preoccupata: nel terzo trimestre 2011, la percezione degli operatori è ancora in territorio negativo. Aziende agricole scarsamente soddisfatte, ma si percepiscono buone prospettive per il vitivinicolo e la zootecnica da carne e tengono i livelli occupazionali, con un 95% degli operatori che non indica variazioni di rilievo. Parola dell’indagine panel di Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare, sulla congiuntura dell’agricoltura italiana (info: www.ismea.it).

L’indicatore, che sintetizza la percezione degli operatori, si è mantenuto, nel terzo trimestre, in territorio negativo, spiega l’Ismea, registrando un leggero peggioramento sui precedenti tre mesi. Le preoccupazioni dichiarate dalle aziende agricole sono ancora prevalentemente imputabili alla dinamica dei costi di produzione, in previsione soprattutto di un proseguimento delle tensioni sui prezzi di carburanti e fertilizzanti. Sul versante delle vendite, sottolinea l’Ismea, il mercato, a giudizio degli operatori, non presenta prospettive migliorative nelle condizioni attuali, in un trimestre in cui hanno prevalso i pareri negativi anche sull’andamento degli affari correnti.
Dalle risposte, secondo l’Ismea, emergono comunque situazioni e giudizi differenziati, con prospettive e opinioni decisamente migliori, rispetto alla media, sull’evoluzione congiunturale nei comparti vitivinicolo e della zootecnia da carne, quest’ultima favorita da una minore pressione dei costi. In generale, i giudizi sulla domanda interna, seppure migliorativi rispetto all’anno scorso, riflettono una scarsa soddisfazione da parte delle aziende agricole. All’estero, al contrario, le richieste si mantengono su livelli considerati normali, con una prevalenza di pareri positivi nei comparti dell’olio di oliva e della zootecnia da carne.

Le cifre rilevate, conclude l’indagine Ismea, confermano in agricoltura una sostanziale tenuta dei livelli occupazionali: il 95% degli operatori non ha indicato, tra luglio e settembre, variazioni di rilievo.