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GOVERNO

Agricoltura, prorogata al 31 luglio la scadenza dei permessi di soggiorno di aprile

Secondo le organizzazioni agricole, il provvedimento salva 50.000 lavoratori stranieri nelle campagne. Ora “quarantena attiva” e decreto flussi
AGRICOLTURA, LAVORATORI STRANIERI, PERMESSI DI SOGGIORNO, Non Solo Vino
La manodopera straniera in agricoltura, essenziale per il made in Italy

Una piccola buona notizia per l’agricoltura italiana: come richiesto da diverse organizzazioni agricole, come Confagricoltura, Cia Agricoltori e Coldiretti, il Consiglio dei Ministri di ieri ha dato il via libera alla proroga dei permessi di soggiorno in scadenza oggi, che saranno validi, invece, fino al 31 luglio. Tre mesi in cui chi vorrà potrà fare domanda di rinnovo, e soprattutto durante i quali potranno continuare a lavorare regolarmente migliaia di immigrati che sono vitali per le campagne e gli allevamenti italiani.

Un provvedimento, questo, che secondo le diverse stime delle organizzazioni di filiera, riguarda dai 30.000 ai 50.000 lavoratori stranieri impegnati nelle aziende agricole e negli allevamenti italiani.


Un primo passo importante, dunque, ma per non bloccare una filiera fondamentale come quella agricola, anche in vista della prossima vendemmia, hanno ricordato le rappresentanze di filiera, servono altri due provvedimenti decisivi: l’introduzione della “quarantena attiva” per i lavoratori che arrivano dall’estero, soprattutto dall’Est Europa, come hanno fatto già altri Paesi come la Germania, ed un “decreto flussi” che diventa tanto più urgente vista la crisi sanitaria in India, Paese dal quale arrivano tanti lavoratori, impegnati soprattutto dalla zootecnia. A livello nazionale, ricorda la Coldiretti, viene ottenuto da mani straniere più di un quarto del made in Italy a tavola, con 368.000 lavoratori provenienti da ben 155 Paesi.

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