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AGRICOLTURA, SI SPENDE DI PIÙ E SI INCASSA DI MENO. LO DICE L’ISTAT, CHE REGISTRA IL -6,2% NELLE ENTRATE PER GLI AGRICOLTORI, E -1,2% PER LE USCITE NEI PRIMI 3 MESI DEL 2010 SUL 2009. GIÙ I PREZZI DI VERDURA, CEREALI, VINO E FRUTTA, SU OLIO E PATATE

Scendono i prezzi dei prodotti agricolo riconosciuti agli agricoltori, per i quali, al contrario, salgono i costi di produzione. Lo dice l’Istat, registrando come i prodotti venduti dagli agricoltori, nei primi 3 mesi 2010, siano scesi 6,2% sul 2009 e dell’1,5% sui 3 mesi precedenti, con i costi cresciuti, al contrario, dell’1,2% su base annua. E così vino, frutta, ortaggi e cereali sono diventati meno “cari” del 2009 con le quotazioni scese in media del 7,3%. Secondo il “borsino” dell’Istat, i cali più marcati sono toccati a ortaggi (-14,4%), cereali (-10,5%), vino (-8,8%), e frutta (-8,2%). In controtendenza l'olio d'oliva (+4,8%) le patate (+1,3%).

A pesare sul bilancio degli agricoltori sono soprattutto l’energia e i lubrificanti per i macchinari, i cui prezzi sono cresciuti del 5,1%, le spese veterinarie (+4,6%) e i mangimi (+4,3%). L’unica nota positiva viene dai concimi, le cui quotazioni sono scese del 20%.

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