AGRICOLTURA & TECNOLOGIA: L’INSOLITO CONNUBIO È DI SCENA ALLA “SOCIAL MEDIA WEEK” (TORINO, 24/28 SETTEMBRE), PERCHÉ SE L’HIGH-TECH VA NEL CAMPO, L’AGRICOLTURA DIVENTA PIÙ SOSTENIBILE. PAROLA DELL’ ESPERTO DI AGROMETEOROLOGIA FEDERICO SPANNA

Cosa c’entra l’agricoltura con la tecnologia? E se alla zappa e alla vanga si sostituissero metodologie high-tech? L’agricoltura sarebbe più sostenibile, attenta all’utilizzo delle risorse, soprattutto quella idrica, e a ridurre il ricorso alla chimica: ecco cosa succede con le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (Ict) nel campo. Parola di Federico Spanna, esperto di agrometeorologia, in occasione della Social Media Week, festival dedicato a internet e ai nuovi media, di scena oggi a Torino (info: www.socialmediaweek.org).

Fra “smart agrimatics”, “smart agrifood”, “e-agricolture” c’è tutto un mondo da scoprire: dalla diffusione di reti di sensori wireless sui campi alle stazioni meteorologiche, dalle foto satellitari alla robotica, tutto allo scopo di raccogliere dati sulle colture da riversare in rete per renderli disponibili, in modo da poter controllare il grado di maturazione di un vigneto, razionalizzare l’irrigazione e pianificare la concimazione, prevenire le malattie delle piante e anche svolgere operazioni attraverso robot controllati da remoto: “le attuali normative europee - spiega Federico Spanna - impongono di coltivare in un certo modo, e in questo ci aiuta l’agricoltura di precisione che permette di capire quando trattare una coltura, programmare l’irrigazione in base alle previsioni meteorologiche, pianificare correttamente le pratiche colturali e fare così un’agricoltura più pulita, usando meno prodotti chimici”. E per il futuro si pensa già a macchine da campo (spargiletame, distributori di diserbanti...) basate sui principi della meccatronica robotica, che utilizzano cioè i robot al posto dell’uomo, comandati in remoto; a impianti di irrigazione in grado di capire quando una pianta entra in stress idrico per utilizzare l’acqua in maniera razionale ed eliminare gli sprechi”.