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AGRICOLTURA - UNIONE EUROPEA: ACCORDO DI MASSIMA PER IL RECUPERO IVA NELLO SVILUPPO RURALE. PASSI AVANTI NEL “TRILOGO” SU EMENDAMENTO DEL PRESIDENTE DE CASTRO

Un accordo di massima sul recupero dell’Iva, nei finanziamenti per lo sviluppo rurale, è stato raggiunto ieri a Bruxelles nella prima riunione tra il Parlamento europeo, rappresentato del presidente della Commissione Agricoltura Paolo De Castro (Sd), la Commissione e il Consiglio dei Ministri dell’Ue (il Trilogo), dedicata al regolemento Ue sul sostegno dello sviluppo rurale da parte del Fondo Agricolo Europeo.

Questa unità di intenti, sulla base dell’emendamento presentato da De Castro (Sd), sarà perfezionato nelle prossime riunioni a partire dal 22 giugno, dove il Trilogo affronterà anche un secondo emendamento del presidente del Comagri, che introduce “l’opzione del calcolo nazionale del disimpegno automatico delle risorse finanziarie per gli Stati a programmazione regionalizzata”. “Con il nuovo dispositivo introdotto dall’Europarlamento - ha dichiarato soddisfatto De Castro - il rischio di perdita di risorse comunitarie da parte delle Regioni sarà sempre minore. Un risultato importante, per l’efficacia della programmazione soprattutto in un momento di crisi delle finanze pubbliche”.

Attualmente, a differenza di altri Fondi Ue, le Regioni non possono mettere a contributo del Fondo per lo sviluppo rurale, l’Iva sostenuta, ad esempio, per erogare servizi o attuare altri progetti di sviluppo nelle campagne. L’emendamento punta invece a fare in modo che questo sia possibile. Si tratterebbe di un gettito importante in quanto l’ammontare dell’Iva da un costo diventerebbe un beneficio. Obiettivo dell’operazione per la Comagri: mettere a punto un accordo blindato con Commissione e Consiglio Ue prima di presentarsi al voto in sessione plenaria, in modo da chiudere subito il dossier, già in prima lettura.

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