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AGRITURISMI: OSSERVATORIO APPROVA CRITERI DI CLASSIFICAZIONE. I PARAMETRI? NON SOLO COMFORT DELLA STRUTTURA RICETTIVA, MA ANCHE CARATTERISTICHE AZIENDALI, SERVIZI DI VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI TIPICI LOCALI, DEL PAESAGGIO E DEI TERRITORI

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Arrivano nuovi criteri di classificazione degli agriturismi italiani

Arrivano i criteri di classificazione nazionale delle aziende agrituristiche. Lo ha deciso, in sede tecnica, oggi, l’Osservatorio nazionale dell’Agriturismo.

Si tratta di un primo importante tassello del più ampio programma di rilancio dell’agriturismo italiano portato avanti dal Ministero attraverso l’Osservatorio, una cabina di regia istituita nel 2009, cui partecipano rappresentanti del Ministero delle Politiche Agricole, del Dipartimento del Turismo, delle Regioni, delle Associazioni agrituristiche, Istat e Touring Club.

Il nuovo sistema di classificazione unitaria, che sarà inviato alla Conferenza Stato-Regioni per la definitiva approvazione, ha l’obiettivo di rendere più omogenea la griglia di valutazione delle aziende agrituristiche, sulla base di parametri che tengono conto non solo del livello di comfort della struttura ricettiva, ma anche delle caratteristiche dell’azienda e dei servizi che è in grado di offrire, in termini di valorizzazione dei prodotti tipici locali, del paesaggio e dei territori. Si tratta di uno strumento che punta a garantire una maggiore trasparenza dell’offerta agrituristica, favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta e rispondere in un modo più efficiente alle nuove esigenze di una clientela sempre più esigente, alla continua ricerca di un ambiente incontaminato, di prodotti agroalimentari di qualità e di paesaggi di grande pregio.

Come gli alberghi, anche gli agriturismi saranno quindi classificati in cinque categorie e la definizione del logo che dovrà rappresentare questo modello di ospitalità rurale, fortemente legato all’attività agricola, sarà scelto a conclusione di un bando pubblico che il Ministero si appresta a presentare.

Il programma di rilancio del settore prevede anche la realizzazione di una banca dati del sistema agrituristico, dove sono state già caricate 21.500 aziende; per 16.800 di queste, inserite nel Sistema Informativo Agricolo Nazionale (Sian) che viene già utilizzato per i controlli legati alla Politica Agricola Comune, si dispone anche di moltissime informazioni tecniche come la consistenza aziendale, le colture praticate, il patrimonio zootecnico e gli animali allevati e la presenza di strutture di trasformazione delle produzioni agricole. Si tratta di un fondamentale strumento operativo a disposizione delle amministrazioni nazionali, regionali e locali, per realizzare attività promozionali, ma anche di gestione e controllo.

Qualsiasi iniziativa non può che partire da una profonda conoscenza delle caratteristiche delle aziende agrituristiche italiane, per soddisfare i bisogni dei consumatori ed intercettare le tendenze evolutive dei mercati, soprattutto esteri, che si vorrebbe conquistare. Allo stesso tempo è necessaria la realizzazione di linee guida per un programma omogeneo di controlli per fare chiarezza su di un complicato sistema di norme nazionali e regionali e per dare risposte concrete, chiare e trasparenti, sia agli operatori agrituristici, che ai consumatori.

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