02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

AGRITURISMO D’AUTUNNO: E’ IL PRESCELTO DAI VACANZIERI GRAZIE A VINI E PRODOTTI TIPICI (11,7%). PER AGRITURIST (CONFAGRICOLTURA), “CRESCE L’INTERESSE VERSO L’OSPITALITA’ IN FATTORIA ALL’INSEGNA DI PRODOTTI TIPICI E MENU TRADIZIONALI (+50%)”

L’agriturismo in autunno? E’ il prescelto dai vacanzieri grazie soprattutto alle numerose e particolari proposte enogastronomiche, ai vini ed ai prodotti tipici. Lo conferma un’indagine di Agriturist (Confagricoltura), secondo cui in settembre l’11,7% dei visitatori del portale www.agriturist.it ha richiesto ristorazione e prodotti a denominazione d’origine, contro la media del 7,7% dei due mesi precedenti. I dati corrispondenti del 2009 erano 12,5% e 8,5%, leggermente più alti ma testimoni di una crescita di attenzione sostanzialmente prossima al 50%.
Per Agriturist, l’offerta enogastronomica degli agriturismi rappresenta così la vetrina delle specialità del territorio: i prodotti propri e i prodotti tipici regionali, secondo la legislazione regionale di settore, devono infatti rappresentare circa il 90% degli ingredienti. In particolare Agriturist ricorda i 211 prodotti agroalimentari italiani che hanno ottenuto dall’Unione Europea i riconoscimenti Dop (133) e Igp (78), e sottolinea come, l’Italia, grazie a queste specialità, è prima in Europa, seguita dalla Francia, con 174 riconoscimenti, e dalla Spagna con 139. Un primato che, secondo Agriturist, “si è consolidato grazie all’impegno dei Consorzi di produttori, delle Regioni e del Ministero delle Politiche Agricole, giustamente convinti che le denominazioni d’origine siano, oltre che uno strumento di valorizzazione del prodotto agricolo, anche un potente fattore di promozione per le località delle nostre campagne”. In particolare, da maggio ad agosto 2010, sono state 8 le nuove specialità che hanno ottenuto il riconoscimento comunitario, 6 Dop e 2 Igp: dall’Aglio di Voghiera Dop prodotto in provincia di Ferrara al Farro di Monteleone di Spoleto Dop prodotto in provincia di Perugia, dalla Melanzana Rossa di Rotonda Dop della provincia di Potenza al formaggio Piave Dop della provincia di Belluno, fino alla Ricotta di Bufala Campana Dop prodotta nelle province di Benevento, Caserta, Napoli, Salerno, Roma, Latina, Frosinone, Isernia e Foggia, il Fagiolo Cannellino di Atina Dop della provincia di Frosinone, il Canestrato di Moliterno Igp delle province di Potenza e Matera, e la Pesca di Leonforte Igp della provincia di Enna.
Ancora più ricca, la scelta dei vini, con 48 Docg, 320 Doc e 118 Igt. Seconod i dati Agriturist, il 30% delle aziende agrituristiche produce vino, organizzando in molti casi visite alle cantine e degustazioni guidate. “Questo straordinario patrimonio agroalimentare - sottolinea Agriturist - sostiene un rilevante turismo enogastronomico che trova ampia soddisfazione intorno alle tavole dei 9.600 agriturismi che offrono ristorazione, con proposta di ricette della tradizione regionale spesso rielaborate secondo originali varianti familiari . E gli ospiti degli agriturismi avranno anche l’opportunità di visitare cantine, frantoi, caseifici e salumifici, anche nelle aziende che li accolgono, dove acquistare gustose "riserve" per la dispensa di casa; ricordando pure - conclude Agriturist - che fra poco è Natale e il prodotto tipico è sempre più un regalo molto gradito. Per l’assortimento delle specialità sotto l’albero, da non mancare anche miele, sottoli, sottaceti, salse e patè a base di ortaggi, che molti agriturismi producono in proprio”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli