Da una parte aiutare la ripresa post-Covid della ristorazione italiana, dall’altra offrire una mano a chi, in questo momento, non ha le forze per far fronte all’emergenza sanitaria: è il doppio obiettivo di “Ristoranti contro la Fame”, iniziativa di solidarietà promossa da Azione contro la Fame, organizzazione umanitaria leader nella lotta alla fame e alla malnutrizione, che da quando è nata, in sei anni, ha coinvolto oltre 700 attività della ristorazione e ha raccolto 350.000 euro, una cifra che corrisponde al valore di trattamenti salvavita con cibo terapeutico utili per far fronte alle esigenze di 16.000 bambini affetti da malnutrizione.
L’edizione n. 6, sotto lo slogan “Siamo tutti sulla stessa ... tavola”, prenderà il via il 16 ottobre, nella Giornata Mondiale dell’Alimentazione, e si concluderà il 31 dicembre. I clienti dei ristoranti che aderiscono all’iniziativa potranno donare due euro per un “piatto solidale”, 50 centesimi per una “pizza solidale” e altrettanti per una bottiglia d’acqua. Un piccolo contributo per aggiungere, idealmente, un posto a tavola a uno dei tanti bambini che vivono nei Paesi più poveri del Sud del mondo. Secondo i dati del rapporto sullo “Stato della sicurezza alimentare e della nutrizione nel mondo”, sono 690 milioni le persone che soffrono di malnutrizione, un’emergenza inasprita dal Covid-19.
La solidarietà sarà anche una ragione in più per sostenere la ristorazione dopo i mesi di chiusura forzata determinata dai provvedimenti di lockdown. Si tratta, complessivamente, di 285.000 imprese che danno lavoro ad 1,2 milioni di persone, con un impatto diretto sul Pil dell’1,4%. Il 30% di questi esercizi è oggi a rischio chiusura, secondo i dati forniti dalla ricerca “Pmi. La ripresa post-Covid in otto focus”.
Tanti gli chef che hanno accolto la sfida lanciata da “Azione contro la Fame”, facendosi portavoce delle attività di sensibilizzazione sul tema della fame e della malnutrizione. Da Tommaso Arrigoni e Eros Picco (Innocenti evasioni, Milano) a Enrico Crippa (Piazza Duomo, Alba), da Carolina Bonini e Giada Matese (Cuciniamo) a Francesco Menozzi (Bottega 39, Reggio Emilia), da Elio Sironi (Ceresio 7, Milano) a Simone Padoan (I Tigli, Verona), da Cesare Battisti (Ratanà, Milano) a Stefano Cerveni (Osteria con Vista, Terrazza Triennale, Milano), da Mario Dalena (Il Credenziere, Venezia) a Giacomo Coppin e Andrei Cobuz (L’Ov Milano), a Lucio Mele (Pescaria, Milano). Con loro anche l’Associazione Professionale Cuochi Italiani, Ambasciatori del Gusto, Le Soste e “Chic-Charming Italian Chef”.
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