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AL CONSIGLIO AGRICOLO, ITALIA, FRANCIA E GERMANIA CHIEDONO CHE SUGLI OGM DECIDA BRUXELLES. CONFAGRICOLTURA: “POSIZIONE RESPONSABILE”

Italia, Francia e Germania hanno espresso, in sede di Consiglio dei Ministri agricoli, il loro dissenso riguardo alla proposta della Commissione Europea di delegare agli Stati membri la decisione di “bandire” o meno la coltivazione di Ogm dal loro territorio praticamente senza dare particolari motivazioni; da parte del Ministro Galan, e dei suoi omologhi francese e tedesco, si è evidenziato che la “libertà di scelta” proposta è in realtà un vulnus al principio del mercato unico.
Confagricoltura ritiene “che la posizione espressa dai tre Paesi, in questa fase interlocutoria di confronto europeo, sia responsabile; hanno consapevolezza che su una materia così importante, e con conseguenze a livello globale, non si debba marciare in ordine sparso. Dello stesso avviso è - ricorda Confagricoltura - il Copa, l’organismo di rappresentanza degli agricoltori europei, che ha chiesto anch’esso che in materia di Ogm si decida in modo coordinato a Bruxelles.

Confagricoltura, tra l’altro, fa presente “come Francia e Germania siano Paesi che hanno sostenuto una moratoria unilaterale della coltivazione di Ogm tuttora in vigore. E nonostante ciò intendano “centralizzare” le decisioni a livello europeo”.

“Per il nostro Paese - in attesa delle decisioni di Bruxelles - si stanno definendo le linee guida di coesistenza che le Regioni discuteranno il 30 settembre. Confagricoltura auspica che, invece di un bando, l’Italia preferisca definire linee guida percorribili, realistiche e proporzionali all’obiettivo, che non costituiscano surrettiziamente un divieto di fatto per la coltivazione Ogm. Sarebbe questa una contraddizione rispetto alla linea europeista e laica espressa dal ministro Galan al Consiglio agricolo di oggi.

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