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Al ristorante? I clienti ci vanno sempre più spesso da soli, almeno negli Stati Uniti. A dirlo è “OpenTable”, l’app di prenotazione attiva in 31.000 ristoranti nel mondo che segnala, negli Usa, un +62% delle prenotazioni di un tavolo “per uno”

Al ristorante? I clienti ci vanno sempre più spesso da soli, almeno negli Stati Uniti. A dirlo è “OpenTable”, la popolare app di prenotazione attiva in oltre 31.000 ristoranti nel mondo che segnala, negli Usa, un incremento del 62% delle prenotazioni di un tavolo “per uno”. Ed è una percentuale in continua crescita. Le persone, oggi, non provano più disagio a starsene davanti ad una sedia vuota.
“Vuoi un po’ di tempo per te, o perché sei in viaggio per lavoro, opti (a volte sei costretto) a prenotare un tavolo per uno - dicono da OpenTable - negli Usa, è Dallas la città col più alto numero di prenotazioni “per uno”, seguita da Miami e Denver. New York è al quarto posto in questa classifica, poi arrivano Filadelfia, Las Vegas e Chicago. In questo mondo iperconnesso e velocissimo, dicono esperti e psicologi, non ci preoccupiamo più di ciò che penseranno gli altri a vederci da soli al ristorante”.
Per venire incontro all’esigenza dei clienti soli, sono spuntati persino i primi ristoranti che offrono esclusivamente “tavoli per uno”. Ad Amsterdam, in Olanda, ha aperto l’Eenmaal - che in olandese significa una volta/una porzione -, il primo esperimento di ristorante con tavoli per una sola persona. “Qui si può cenare in piacevole solitudine - dicono i gestori - vogliamo contribuire a sfatare il tabù che mangiare da soli in un luogo pubblico sia qualcosa di negativo”.
Il proprietario ora vuole aprire un locale permanente a Londra. E per coloro che proprio non ce la fanno a mangiare da soli al ristorante, in Giappone c’è un locale, il Moomin Cafe di Tokyo, che offre ai commensali single una compagnia: un pupazzo bianco di peluche.

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